martedì 24 gennaio 2017

La Rete RIFIUTIZERO dell'ARO Ba4 scrive ai sindaci dell'ARO


Al Presidente dell'ARO BA4
Dott. Alesio Valente
Al vice-presidente dell'ARO BA4
Dott. Michele Dambrosio
Alla SEGRETERIA DELL'ARO BA4
Dott. D'Amore

e p.c. al
Sindaco di Altamura e capigruppo consiglio
Sindaco di Cassano Murge e capigruppo consiglio
Sindaco di Toritto e capigruppo consiglio
Sindaco di Grumo Appula e capigruppo consiglio
Sindaco di Poggiorsini e capigruppo consiglio

ai parlamentari della provincia di Bari

AGLI ORGANI di STAMPA




I comitati, le associazioni, i circoli, i movimenti di cittadini appartenenti ai comuni dell'ARO BA4
riuniti in ASSEMBLEA pubblica il giorno 17 dicembre 2016 ad Altamura,

PREMESSO CHE

- si reputa PREOCCUPANTE il ritardo nella definizione del bando di gara espletato dalla Consip SpA per l'individuazione del nuovo gestore unico per il servizio di raccolta dei Rifiuti nei comuni di Altamura, Gravina, Santeramo, Grumo, Toritto, Poggiorsini. LA PREOCCUPAZIONE aumenta dinanzi alle ultime notizie di stampa secondo le quali diversi esponenti della Consip sarebbero indagati in merito ad alcune gare d'appalto;

- è necessario di improntare ogni atto amministrativo in materia di gestione dei rifiuti nella direzione dei principi fondanti della Legge d'Iniziativa Popolare “RIIFUTI ZERO” (vedi schema allegato);

- oggi come nel 2013, si registra l'assenza di meccanismi di informazione e partecipazione da parte dei soggetti che in questi anni si sono interfacciati con le istituzioni per fornire il proprio contributo;

- la situazione in alcuni comuni (dopo l'ennesima proroga) ha raggiunto livelli di criticità tali che qualche amministratori ha espresso la volontà di procedere con non meglio precisata “gara ponte”;

- che a causa del ritardo nell'aggiudicazione del servizio di raccolta differenziata “porta a porta” in molti dei comuni dell'ARO BA4 si pagherà l'aliquota massima di ecotassa;

PER QUANTO SOPRA SI CHIEDE

Ai vertici dell'ARO Ba4 e dell'Unicam

  • di convocare un'assemblea dell'Aro in presenza di una delegazione della Rete RifiutiZero al fine di condividere informazioni e documenti riguardanti la gara Consip,
  • di rendere più trasparente l'azione amministrativa quantificando i costi dell'intera operazione di predisosizione ed espletamento del bando da parte di Consip;
  • di quantificare i costi di gestione delle stessa ARO Ba4;

AI PARLAMENTARI PUGLIESI
  • di adoperarsi affinchè una delegazione della Rete RIFIUTIZERO dell'ARO Ba4 incontri pubblicamente i responsabili della Consip responsabili del bando relativo all'ARO Ba4.


I suddetti gruppi aderenti alla Rete RIFIUTIZERO
CHIEDONO, IN OGNI CASO,

  • di incrementare gli sforzi da parte delle amministrazioni locali per promuovere comportamenti virtuosi dei cittadini attraverso un reale sensibilizzazione degli stessi anche coinvolgendo associazioni ecologiste e comunità parrocchiali;
  • di adoperarsi per la realizzazione dei Centri Comunali di Raccolta (CCR) indispensabili per l'attuazione del servizio previsto nel bando Consip.



Altamura, 23 gennaio 2017
Rete RIFIUTI ZERO dell'ARO BA4
Movimento ilGrillaio Altamura
Comitato RIFIUTI ZERO Altamura
Legambiente Santeramo
G.A.S. “Chiacchiereffrutt”
Ass. Ri-Puliamoci
Comitato AcquaBeneComune Altamura
Associazione Santeramo in Movimento
Movimento 5 stelle Altamura
Gravina 5 stelle
Altamura Bene Comune

contatti: rete.rifiutizero.aro.ba4@gmail.com
328 9696 766


PRINCIPI DISEGNO DI LEGGE RIFIUTIZERO
1. far rientrare il ciclo produzione-consumo all’interno dei limiti delle risorse del pianeta;
2. riduzione della produzione dei rifiuti del 20% al 2020 e del 50% al 2050 rispetto alla
produzione del 2000;
3. riduzione progressiva del conferimento in discarica e dell'incenerimento;
4. scelta di un sistema di raccolta “porta a porta” (eliminando i cassonetti per strada);
5. passaggio dalla TASSA alla TARIFFA PUNTUALE con sconti per i cittadini che differenziano;
6. prevedere clausole che escludano la possibilitˆ di ricorrere all'incenerimento e/o la
produzione di CDR o CSS.
7. assicurare l'informazione continua e trasparente alle comunità in materia di ambiente
e rifiuti nonchŽ la partecipazione delle stesse ai processi decisionali e ai meccanismi di
controllo.

sabato 21 gennaio 2017

AQP: basta mistificazioni!



Comunicato stampa
AQP: basta mistificazioni!
Siamo indignati. Tavolo tecnico subito

Siamo rimasti profondamente indignati dalle recenti parole del Presidente Emiliano all'ultimo Consiglio Regionale, riportate dalla stampa “Aqp va ai Comuni così non diranno che voglio svendere ai privati”.
In primis perché il Presidente Emiliano cerca – seppur fra le righe - di attribuire al Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune” le origini di una SUA scelta che, invece, va nel senso opposto rispetto alle richieste del Comitato e della maggioranza dei Pugliesi che, nel referendum 2011, si sono espressi per abrogare l’obbligo di gestione attraverso società di diritto privato, a scopo di lucro, qual è, per l’appunto, AQP SpA.
In secondo luogo perché cedere le azioni di Aqp ai Comuni, non solo non cambierebbe nulla dal punto di vista della forma giuridica, che rimarrebbe privatistica ma, anzi, faciliterebbe una potenziale accelerazione di un processo di privatizzazione definitiva, dal momento che sarebbe più facile la compravendita di azioni di Aqp dai Comuni-azionisti, che magari, strozzati dal Patto di Stabilità e impossibilitati a fornire i servizi più basilari ai propri cittadini, sarebbero costretti a venderle per un po' di “ossigeno” sul piano economico. E in questo senso, ogni patto parasociale inteso a vietare la compravendita di azioni a privati sarebbe nullo (fatto confermato da illustri giuristi come il prof. Alberto Lucarelli).
Inoltre, c'è un altro aspetto piuttosto deludente: la sensazione è che cedere oggi le azioni di Aqp ai Comuni, sia un buon modo da parte del Presidente Emiliano e dell’amministrazione regionale per lavarsi le mani rispetto alla scadenza dell'attuale gestione di Aqp nel 2018, passando la patata bollente ad altri (i Comuni).
L’AQP SpA non è una “azienda pubblica” come continua a dichiarare il Presidente ai giornalisti. Come sa bene ogni studente di diritto oltre che ogni cittadino che abbia aperto il codice civile, AQP è una società per azioni che, in quanto tale (e a prescindere dal fatto che sia a capitale pubblico), ha come scopo il conseguimento dell’utile senza alcun meccanismo di partecipazione alla gestione da parte della cittadinanza.
Pertanto, tali dichiarazioni potrebbero indurre a pensare che in Regione Puglia si abbiano le idee confuse o che, piuttosto, si voglia confonderle agli altri! “Confusione” che, probabilmente non per caso, agevola le manovre di “investitori” privati per impossessarsi del nostro Acquedotto e così rubarci la nostra acqua. L’AQP deve invece restare nostro, gestito da noi, bene comune al servizio di tutti gli abitanti della Puglia.
Pertanto,
-          torniamo a chiedere con determinazione l’istituzione del tavolo tecnico per la ripubblicizzazione di Aqp (così come approvato all'unanimità dal Consiglio Regionale del 3 agosto scorso) entro il mese di gennaio (così come assicurato nel Consiglio regionale di dicembre)
-          torniamo a convocare tutti i cittadini per un’ASSEMBLEA aperta domenica 29 gennaio alle ore 16.30 presso “Bread and Roses” (Via Amendola, 189/A).
Un governo per dirsi democratico non può ignorare le istanze dei cittadini che esigono il rispetto del loro diritto all’accesso all’acqua, bene comune, né, tanto meno, gli impegni presi
Oggi, più che mai, Si scrive ACQUA e si legge e DEMOCRAZIA
Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”

venerdì 20 gennaio 2017

DALL'ABRUZZO inferno di neve e scosse di terremoto


DALL'ABRUZZO
Riceviamo via mail e inoltriamo


Cari tutti,
qui in Abruzzo siamo così disperati (io no che sono a Pescara ma sulle colline e in montagna è una cosa indescrivibile) che anch'io ho iniziato a scrivere ai giornalisti nazionali sulla reale situazione di vero e proprio crash delle istituzioni. Ci sono anche post di sindaci e presidenti di provincia disperati. Faccio solo notare che come forum acqua avevamo mandato un' email di fuoco a Calenda già lunedì!
Questo il messaggio,
ciao,
augusto
cara...,
mi permetto di scrivervi da semplice cittadino perchè qui in Abruzzo ci sono centinaia di migliaia di persone senza energia elettrica e riscaldamento da giorni e giorni, in una gravissima inefficienza delle strutture che dovrebbero garantire il servizio (TERNA e ENEL).
Ciò sta causando gravissimi problemi a cascata, come denunciano i messaggi di stamattina di cariche istituzionali (qui alcuni).
Addirittura i sindaci hanno denunciato di non riuscire neanche a parlare con enel.
Scusate, ma qui la situazione è veramente grave nonostante l'arrivo della perturbazione fosse nota almeno con cinque giorni di anticipo (e in quella precedente di 12 giorni fa era capitato lo stesso in scala minore).
Stiamo tutti chiedendo una mano per far conoscere la reale situazione e far arrivare quanti più mezzi possibile.
Augusto

>>>>Sindaco di Lanciano
“E’ una situazione intollerabile, non più sostenibile, di cui chiederemo conto ai gestori Enel e Terna. Ma ora l’urgenza non più differibile è offrire un posto caldo alle famiglie stremate di Santa Maria dei Mesi, parte di Torre Marino e di altre eventuali zone senza luce dalle ore 9.25 di lunedì scorso – dichiara il sindaco Mario Pupillo – sono in totale 74 ore senza energia elettrica, non tornata neanche per un minuto. In qualità di responsabile della Protezione Civile del Comune di Lanciano ho disposto questa misura per fronteggiare i disagi di questa vera e propria emergenza; ringrazio fin da ora per la collaborazione le strutture alberghiere che si metteranno a disposizione”

>>>>Presidente Provincia di Teramo
“La mancanza di elettricità, ormai da quattro giorni, sta creato una catena di problemi: non riusciamo a parlare con gli operatori sulle strade , con i sindaci, i cittadini non riescono a chiamare e segnalare le emergenze – spiega il presidente Renzo Di Sabatino – abbiamo centinaia di messaggi sui social da parte di parenti che non hanno notizie dei congiunti da giorni. Le ultime ore sono state da Apocalisse: abbiamo anche un problema con i mezzi che ci inviano, in molti casi sono del tutto inutilizzabili per la nostra situazione: ci vogliono turbine di sfondamento e terne le abbiamo affittate ma non sono certo sufficienti”.

>>>>Sindaco di Notaresco
“Mi scuso per l’ora, siamo nelle case con 5 gradi. La mia comunità deve sapere di che morte morire, per potersi organizzare. Siamo a mercoledì notte e ancora manca energia elettrica a Notaresco, GuardiaVomano, Pianura, Collemarino, Bivio Fontanelle, Villascapoli, Ponte cavalcavia, Veniglio, Caporipe, Grasciano, Cordesco, Capracchia, Crocevecchia. Entro questa mattina voglio sapere con una nota quante zone saranno ripristinate, altrimenti dovrò predisporre un piano di evacuazione per garantire l’incolumità dei miei concittadini

giovedì 5 gennaio 2017

Acquedotto pugliese: Emiliano come Vendola Tante parole e pochi fatti


Comunicato stampa
Acquedotto pugliese: Emiliano come Vendola
Tante parole e pochi fatti

«Nel nostro programma di Governo la privatizzazione dell’Acquedotto pugliese è esclusa, non è possibile, non ci sarà mai, almeno fino a quando io sarò Presidente della Regione» ha dichiarato qualche giorno fa il Presidente Emiliano in Consiglio regionale. La stessa affermazione che fece Vendola a più riprese durante le passate legislazioni!
E se è vero che le azioni di AQP SpA non sono state vendute a privati è anche vero che il governo Vendola non ha fatto l’unica cosa che avrebbe dovuto fare per mettere al riparo l’Acquedotto da una possibilità del genere, ovvero ripubblicizzarlo, cioè trasformarlo in Azienda speciale di Diritto Pubblico, sull'esempio dell’Azienda speciale “Acqua Bene Comune” di Napoli.

A tale proposito, ricordiamo al Presidente che in data 3 agosto 2016, il Consiglio Regionale Pugliese ha votato una mozione presentata dal M5S che ha fatto propria la nostra richiesta di istituzione di un tavolo tecnico paritario fra Regione e Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” per la ripubblicizzazione di Aqp SpA (ultimamente, il Presidente Emiliano sembra si sia impegnato a convocare il tavolo per il mese di gennaio).
Ma intanto il Presidente Emiliano cosa fa? Va nella direzione opposta con la proposta di trasformazione dell’Acquedotto in una multiutility, per arrivare a trasformare Aqp SpA in una vera e propria holding che diverrebbe l’unico gestore del Sud, inglobando tutti gli altri acquedotti!  
«Stiamo andando ad una gestione puramente manageriale, che probabilmente ci porterà anche alla fine a risparmiare dei soldi» anche ciò è simile a quanto sostenne Vendola al momento della nomina dell’Ing. Monteforte (fino ad oggi non è stato possibile visionare il puano industriale di Aqp). E a distanza di qualche anno abbiamo visto come è andata in termini di assenza di trasparenza, mancanza di applicazione dell’esito referendario, violazione del diritto umano all’acqua potabile, … infine l’ingegnere è finito indagato per reati ambientali e, più recentemente, per truffa e peculato (ovviamente sempre nell’esercizio delle sue funzioni di amministratore unico AQP)!
La storia dimostra – a tutti i livelli - che i manager (o i cosiddetti tecnici) non è detto che siano più onesti dei politici, ancor meno che siano interessati a indirizzare l’attività economica a fini sociali, come prescrivono gli art. 41 e 43 della Costituzione e la volontà espressa da 27 milioni di cittadini nel referendum del 12 e 13 Giugno 2011. Ancora una volta si cerca di sviare l’attenzione dal nodo della questione: il rispetto della volontà dei cittadini pugliesi e la ripubblicizzazione di AQP SpA.

L’istituzione immediata del tavolo tecnico per la ripubblicizzazione dell’Acquedotto pugliese è condizione ineludibile per scongiurare la privatizzazione di AQP SpA!
Tutto il resto sono chiacchiere!

Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”


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Comitato pugliese "Acqua Bene Comune"

per ulteriori informazioni sulla campagna per la ripubblicizzazione del servizio idrico in Puglia si invita a visitare il blog  www.lacquanonsivende.blogspot.com o il sito internet: www.benicomuni.org

per informazioni sulla campagna a livello nazionale, si invita a visitare il sito: www.acquabenecomune.org"