venerdì 29 aprile 2011

RICORDATI DELLA TESSERA ELETTORALE!



RICORDATI DELLA TESSERA ELETTORALE!


Appello del Comitato Referendario a tutti i lavoratori e studenti fuori sede

Sappiamo che nelle prossime settimane molti/e di voi torneranno a casa per un motivo o per un altro. Vi ricordiamo però che il 12 e il 13 Giugno si vota per il referendum per l'acqua e contro la sua privatizzazione.

Per molti di voi, specie i più distanti da casa, sappiamo che sarà difficile fare avanti e indietro per l'Italia. Ma vi ricordiamo comunque che, per motivi elettorali, avete uno sconto del 60% sul biglietto del treno.

Ad ogni modo è importante che sappiate che c'è la possibilità di votare anche in un comune diverso da quello della vostra residenza.

Basterà diventare rappresentante di lista per il comitato referendario e, per fare questo, sarà attivata a breve una procedura online per poter segnalare la vostra disponibilità.
L'unica accortezza che dovrete avere è di PORTARE CON VOI LA TESSERA ELETTORALE.

Dunque vi auguriamo un buona permanenza lontani dai luoghi di nascita, ma soprattutto vi invitiamo a partecipare alla battaglia in difesa dell'acqua bene comune.


Perchè l'acqua è un diritto.
Perchè l'acqua è di tutti.
Perchè l'acqua non si vende!



Per maggiori informazioni vai sul sito referendumacqua.it

giovedì 28 aprile 2011

Margherita Ciervo (Forum Italiano Movimenti per l'acqua) ad ANNOZERO




Stasera Annozero parlerà anche di acqua pubblica.
Ci sarà, infatti, tra gli interventi dal pubblico, quello di Margherita Ciervo, referente del Comitato Pugliese Acqua Bene Comune, che è stata invitata a partecipare alla trasmissione quale esponente del Forum italiano dei Movimenti per l'acqua.
Non perdetevi questa GOCCIA di informazione!

p.s. se ve la siete persa ecco il link per ascoltare e guardare l'intervento integrale di Margherita Ciervo

mercoledì 27 aprile 2011

Anche la diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva sottoscrive il documento per l'ACQUA




Una buona notizia per tutti noi:
la diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva ha sottoscritto il DOCUMENTO per L'ACQUA della Rete Nuovi Stili di Vita.
In allegato la versione definitiva del documento pubblicato oggi stesso sul sito reteinterdiocesana.wordpress.com (qui la versione per la stampa).

Vorremmo, inoltre, ricordare il contributo dei sacerdoti di Altamura durante la campagna SALVA l'ACQUA (leggi comunicato) che, poco più di un anno fa, vide protagonisti un gruppo di cittadini attivi che riuscirono ad ottenere il riconoscimento DIRITTO all'ACQUA nello STATUTO del Comune di Altamura.

Quello di oggi è un ulteriore passo verso la difesa del DIRITTO UMANO ALL'ACQUA in questo momento molto particolare per il futuro del BENE COMUNE per ECCELLENZA. Infatti, a poco più di un mese al referendum, il silenzio dei media tradizionali sul tema ACQUA è assordante quando non fuorviante!
Ben vengano, dunque, queste iniziative volte a promuovere una SANA CULTURA dell'ACQUA.

Non ci resta che continuare, fino al 12 giugno ce n'è di strada da fare!

a presto
Comitato "2 Sì per l'Acqua Bene Comune" Altamura

ACQUA
Dono di Dio e bene comune
L’acqua è uno dei grandi doni della creazione, tramite i quali Dio dona la vita a tutte le sue creature. Non a caso, gran parte delle religioni dell’umanità vede in essa un segno della presenza del Mistero e un simbolo di purificazione e rinascita.
Lo stesso tempo pasquale invita a vivere alla luce del Risorto, scoprendolo come sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna (Gv. 4, 14).
Noi stessi, come tanti altri esseri viventi, siamo fatti in gran parte d’acqua e dipendiamo dal suo continuo ciclo. L’acqua è quindi essenziale per la vita delle persone e l’accesso ad essa costituisce un diritto universale inalienabile. (Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, n. 485; cf. anche Caritas in Veritate n. 27).
Il principio della destinazione universale dei beni si applica naturalmente anche all’acqua (Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, n. 484), ma la fruizione di tale diritto è preclusa a un gran numero di esseri umani, ponendo un grave problema di giustizia.
Un quarto della popolazione del pianeta, infatti, non ha accesso ad una quantità minima di acqua pulita, mentre oltre 2,5 miliardi di persone non hanno accesso ai servizi igienico-sanitari di base, determinando anche la diffusione di gravi malattie endemiche.
Acqua, dono di Dio e bene comune, una proposta cristiana al di sopra di ogni schieramento politico e ideologico, è una campagna che invita ad adottare stili di vita e comportamenti che tutelino questo prezioso bene comune, garantendone la disponibilità per tutti.
Proponiamo alle Chiese locali, la costruzione di percorsi pastorali, adatti al proprio territorio, che conducano i cristiani a riscoprire lo sguardo di Francesco, che chiamava l’acqua “sorella”, rinnovando così coerentemente le proprie pratiche. [...]
Un diritto da tutelare
L’acqua, per la sua stessa natura, non può essere trattata come una mera merce tra le altre e il suo uso deve essere razionale e solidale (Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, n. 485).
La distribuzione dell’acqua ha dei costi, ma su di essa non si può fare profitto in quanto il diritto al suo uso si fonda sulla dignità della persona umana e non su logiche economiche.
L’acqua è quindi un vero bene comune, che esige una gestione comunitaria, orientata alla partecipazione di tutti e non determinata dalla logica del profitto.
Il diritto all’acqua deve dunque essere garantito anche sul piano normativo, mettendo in discussione quelle leggi che la riducono a bene economico. Sarà importante, quindi, partecipare attivamente al dibattito legato al referendum sulla gestione dell’acqua, che mira a salvaguardarla come bene comune e diritto universale, evitando che diventi una merce privata o privatizzabile, ma ripubblicizzandola mediante una forma di gestione pubblica e partecipata dei servizi idrici.


Diocesi che hanno sottoscritto il documento ACQUA DONO DI DIO E BENE COMUNE proposto dalla Rete Interdiocesana Nuovi Stili di Vita:

Acerenza, Agrigento, Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti,
Belluno-Feltre, Bolzano-Bressanone, Brescia,
Campobasso-Bojano, Carpi, Como, Concordia-Pordenone, Cuneo-Fossano,
Fano, Lanciano-Ortona,
Massa Marittima-Piombino, Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi,
Padova, Parma, Pescara-Penne, Pistoia,
Reggio Emilia-Guastalla,
Senigallia, Termoli-Larino,
Treviso, Venezia, Vicenza.

martedì 26 aprile 2011

EAU de PARIS non fa rima con AQP

Intervista ad Anne Le Strat from meetupparis on Vimeo.


Domani mattina a Bari, nella sede di AQP SpA, il "top management" dell'Acquedotto Pugliese SpA, incontrerà Anne Le Strat (vice sindaco di Parigi e presidente di EAU de PARIS) con delega ai servizi idrici "per una giornata di lavori dedicata all’acqua e uno scambio di best practice".
Il comunicato stampa della Regione diramato a meno di 24 ore dall'inizio della conferenza, dopo aver snocciolato una serie di numeri ("...investimenti decuplicati negli ultimi 4 anni, la gestione di uno dei maggiori parchi di depuratori in Europa ed il recupero di 40 milioni dimetri cubi d’acqua...") chiude definendo quella di domani "una giornata di studio tra due realtà pubbliche per mettere a confronto le esperienze e analizzare l’evoluzione del quadro normativo".

Ora è evidente che qui qualcosa non quadra.
AQP SpA e EAU de PARIS non sono proprio la stessa cosa (cioè due realtà pubbliche) e non è solo una sottigliezza accademica, ma una differenza sostanziale.

AQP SpA è una società per azioni: DEVE FARE PROFITTO... sull'acqua.
EAU de PARIS è una "régie", termine che designa un'azienda pubblica autonoma incaricata della gestione di un servizio pubblico e indica al tempo stesso la modalità di gestione di questo stesso servizio (pubblica).

AQP SpA risponde agli azionisti (oggi la Regione, domani?)
EAU de PARIS risponde ai cittadini di Parigi.

AQP SpA è una società di diritto privato con un amministratore unico ("... il mio Acquedotto..." diceva Vendola ad Annozero lo lo scorso 10 febbrario)
EAU de PARIS è un ente pubblico e PARTECIPATO: tra i dirigenti della stessa vi sono esponenti di associazioni ambientaliste, tecnici e componenti di associazioni dei consumatori.

AQP SpA, avendo come obiettivo il profitto per chi possiede le azioni, non garantisce il diritto all'acqua. Semmai soddisfa il bisogno di quanti possono pagare. Ergo: se non paghi, niente acqua (vedi qui o qui).
EAU de PARIS garantisce il diritto all'acqua. Infatti è prevista la copertura finanziaria delle bollette dell’acqua non pagate, tramite il Fond social au logement (FSL). I gestori privati (fino al 2010) destinavano a tale copertura 175.000 € all’anno. Con Eau de Paris si è passati a 250.000 euro, con un aumento del 50%. Questo fondo offre la possibilità al Comune di garantire la fornitura d’acqua agli occupanti di un alloggio a prescindere dalla loro situazione.

QUANDO la Regione Puglia voleva garantire il diritto all'acqua.

In realtà - quando nel novembre 2009 venne istituito il tavolo tecnico paritario per scrivere il DDL che avrebbe dovuto trasformare AQP SpA in ente pubblico/partecipato- il governo regionale sembrava ben intenzionato ad intraprendere la strada della ripubblicizzazione dell'Acquedotto più grande d'europa.

Il DDL (mai portato in consiglio regionale) scritto con i movimenti per l'ACQUA
è stato un primo passo importante, cui non ne sono seguiti altri, PURTROPPO!
Ad oggi la ripubblicizzazione (promessa per le primarie e ri-promessa in campagna resta "un sogno". Anzi quel sogno rischia di trasformarsi in un incubo da quando sono stati presentati dall'ass. Amati alcuni emendamenti che ne snaturano l'essenza:
  • Il DDL originario prevedeva meccanismi di partecipazione anche attraverso i comuni. Alcuni emendamenti li affievoliscono concentrando ogni poterere decisionale nelle mani del presidente della regione.
  • Il DDL originario garantiva il diritto all'acqua nel quantitativo minimo vitale indicato dall'OMS, con gli emendamenti questo "diritto" è subordinato agli avanzi di gestione (max 18%)
  • Ma soprattutto il DDL originario prevedeva con chiarezza l'istituzione di un soggetto giuridico pubblico. Oggi con i neo-emendamenti si aprono scenari interpretativi dubbi, tanto da far pensare alla possibilità che - a DDL approvato -si possa solo conservare la forma della Società per Azioni a totale capitale pubblico.
Pare di assistere ad un triste tentativo cambiare i significanti laddove non si riesce (per mancanza di volontà politica) a cambiare il significato.
Chissà se domani si parlerà anche di questo.

domenica 24 aprile 2011

Dono pasquale

Bellissimo spot generato (non creato) con Saga2012
by ilNek
Con l'augurio di un buon passaggio (ebr: pesach) tra le ACQUE sempre più mosse verso il Referendum del 12 e 13 giugno

venerdì 22 aprile 2011

No all'ostruzionismo del centrodestra ma la maggioranza non snaturi la legge sulla ripubblicizzazione dell'Aqp





Comunicato stampa
Il Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune”: “No all'ostruzionismo del centrodestra ma la maggioranza non snaturi la legge sulla ripubblicizzazione dell'Aqp”.

Nell'ambito del duro confronto tra opposizione e maggioranza alla Regione Puglia sul licenziamento da parte delle commissioni competenti del Disegno di legge sulla Ripubblicizzazione dell'Acquedotto Pugliese, evidenziato dai capigruppo dei partiti del centrosinistra lunedì 18 aprile in conferenza stampa, da un lato ci sentiamo di stigmatizzare il comportamento del centrodestra, che strumentalmente fa ostruzionismo contro la ripubblicizzazione dei servizi idrici (attraverso la presentazione, da quanto si apprende dalle agenzie regionali, di un centinaio emendamenti), dall'altro non esitiamo a porre degli interrogativi alla maggioranza.

Ci piacerebbe sapere dai capigruppo Losappio (SEL) e De Caro (PD), ad esempio, se gli emendamenti portati nelle commissioni dall’Assessore Amati al testo originario elaborato dal tavolo congiunto fra Regione e Comitato, e su cui il Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune” aveva espresso nelle audizioni (di cui l’ultima il 23 marzo) un parere negativo, siano stati comunque confermati.

In quel caso avremmo delle grosse difficoltà nel riconoscerci in una legge che non garantisce il minimo vitale di acqua giornaliera, conta su un organigramma gestionale che poco ha a che vedere con la partecipazione attiva dei cittadini, e presenta diverse ambiguità rispetto al tipo di gestione di non meglio specificati servizi e attività "strettamente legati al servizio idrico integrato" che sarebbero attribuiti a società miste.

Cogliamo, infine, l'occasione per ricordare consigliere Schiavone (IDV), che i Referendum per la ripubblicizzazione dei servizi idrici integrati, per cui si andrà a votare il 12 e 13 giugno, sono stati presentati dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e non dall’Italia dei Valori.

Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”

giovedì 21 aprile 2011

Giù le mani dai referendum sull'acqua



COMUNICATO STAMPA

Giù le mani dai referendum sull'acqua

Mentre tentano lo scippo del referendum sul nucleare – scippo tutto da verificare, visto che devono ancora pronunciarsi un ramo del Parlamento e la Corte di Cassazione – , il Governo e i poteri forti di questo Paese vogliono provare a fare lo stesso con i due referendum sull'acqua.

Alle tuonanti dichiarazioni di ieri del Presidente di Federutility, Roberto Bazzano, che ha chiesto espressamente un intervento legislativo per fermare i referendum sull’acqua, risponde oggi il ministro Romani con l’apertura ad un approfondimento legislativo ad hoc.

A Governo, Federutility e Confindustria diciamo chiaramente : “Non ci provate, giù le mani dai referendum!”.

I referendum sull’acqua hanno ottenuto le firme di un milione e quattrocentomila cittadini. Una straordinaria mobilitazione che chiede l'uscita dell'acqua dal mercato e dei profitti dall'acqua. Che vuole la tutela condivisa di un bene comune essenziale e di un diritto universale. Che rivendica il proprio diritto a decidere in prima persona.

Un grande movimento che non permetterà alcuno scippo dell’acqua e della democrazia. Perché solo la partecipazione è libertà.


Roma, 21 aprile 2011

mercoledì 20 aprile 2011

L'AQP stacca l'Acqua perché...



L'AQP stacca l'Acqua perché è una S.p.A.

Gentile Consigliere Iurlano,

leggendo la sua denuncia sui giornali, cogliamo l’occasione per far presente a lei, a tutti i consiglieri regionali e al Governo regionale, che l’Acquedotto Pugliese, a Francavilla Fontana (come già accaduto in diverse altre situazioni), “ha staccato l’acqua a decine di famiglie, lasciando a secco disoccupati, anziani, pensionati sociali, disabili, donne e bambini”, proprio perché ha la forma giuridica di Società per Azioni. Infatti, quest’ultima - al pari di ogni società commerciale (e, indipendentemente, da chi possiede il capitale) - ha l’obiettivo stabilito dalla legge (art. 2247 del c.c.) di fare utile e dividere i dividendi fra gli azionisti.

Questo si traduce, fra le altre cose, in quello che sta avvenendo in questi giorni e che già è accaduto in passato, ovvero la corresponsione del servizio idrico solo a coloro i quali possono pagare e l’interruzione dell’erogazione per quei cittadini che non sono in grado di pagare, senza neanche garantire il minimo vitale necessario alla sopravvivenza.

Questo è il motivo per cui il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” – Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua da cinque anni è impegnato attivamente per la trasformazione dell’acquedotto pugliese da Società per Azioni in un’Azienda Regionale, soggetto di diritto pubblico, con meccanismi che ne garantiscano l’efficienza, l’efficacia e la partecipazione della cittadinanza. Questo è il motivo per cui come Comitato abbiamo contribuito all’elaborazione del Disegno di Legge per la ripubblicizzazione dell’Acquedotto pugliese oggi ancora in discussione nelle Commissioni competenti.

Quest’ultimo, ci teniamo a sottolineare, non promette acqua gratis per tutti ma garantisce o, meglio, garantirebbe qualora approvato, solo il quantitativo minimo vitale, affinché a nessun essere umano sia negato il diritto fondamentale all’acqua, come avviene in questi giorni ad esempio a Francavilla Fontana.

Questo è il motivo per cui non siamo d’accordo con nessun tipo di emendamento che ne snaturi il senso. Questo è il motivo per cui il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua ha promosso i quesiti referendari per abrogare le norme che impongono che il servizio idrico sia gestito a scopo di lucro.

Certi che sui diritti e sui valori comuni possa realizzarsi un confronto onesto e costruttivo che ponga al centro l’interesse generale, cogliamo l’occasione per rinnovare la nostra disponibilità per un incontro con tutti i capigruppo affinché si possa trovare il modo di superare diffidenze e steccati ideologici e lavorare tutti insieme per l’approvazione di una legge basata esclusivamente sul diritto umano inalienabile all’acqua, voluta fortemente dalla cittadinanza pugliese.

In attesa di un suo cortese riscontro, porgiamo i nostri distinti saluti.

Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”


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COMUNICATO STAMPA PIETRO IURLARO - CONSIGLIERE REGIONALE PDL

Francavilla F.na, 14/04/2011

Iurlaro (Pdl): "acqua gratis? a secco le case popolari"

“La sinistra regionale dovrebbe vergognarsi: mentre fa battaglie ideologiche e leggi – bandiera in cui si promette acqua gratis per tutti, nella zona 167 di Francavilla Fontana questa mattina l’Acquedotto Pugliese ha staccato l’acqua a decine di famiglie, lasciando a secco disoccupati, anziani, pensionati sociali, disabili, donne e bambini. E a nulla finora sono serviti gli impegni verbali che l’assessore Amati ha assunto con il sottoscritto”.
Lo denuncia in una nota il consigliere regionale del PdL, Pietro Iurlaro.
“Da anni – aggiunge Iurlaro – le palazzine Iacp di Francavilla e i loro inquilini, sono oggetto di una sorta di accanimento da parte dell’Acquedotto che pretende il pagamento di consumi di acqua non addebitabili ai singoli inquilini, in quanto per circa 15 anni è in funzione un solo contatore per decine di appartamenti. Una morosità per cui AQP ha più volte interrotto l’erogazione dell’acqua con immaginabili disagi. Ora gli inquilini si sono detti disposti a sanare la morosità del passato, pur non essendo in grado di stabilire i consumi dei singoli.
Ma Iacp e Acquedotto intendono addebitare agli inquilini le spese di installazione dei contatori. Nei giorni scorsi, per mio tramite, il sindaco di Francavilla ha sollecitato l’intervento della Regione Puglia e l’assessore Amati aveva garantito che avrebbe scongiurato l’interruzione dell’acqua convocando una riunione con Comune, Iacp ed Acquedotto per trovare una soluzione definitiva. Per tutta risposta oggi AQP ha tagliato l’acqua. Si continua a pretendere che questa povera gente paghi 100 euro a famiglia per l’installazione di contatori singoli e 30 euro al mese per sanare le morosità, non capendo che per queste famiglie questi costi sono insostenibili. Chiediamo all’assessore Amati di intervenire quanto prima e di farsi magari una passeggiata da queste parti anche con rappresentanti dell’Acquedotto”.
“Noi resteremo al fianco di queste famiglie finché la situazione non sarà risolta. E’ vergognoso - conclude Iurlaro - che si prometta acqua gratis per tutti e che poi si chiudano i rubinetti proprio agli inquilini delle case popolari!”.

COMUNICATO STAMPA PIETRO IURLARO - CONSIGLIERE REGIONALE PDL


martedì 19 aprile 2011

Gettare l'ACQUA sul NUCLEARE non sarà d'IMPEDIMENTO al raggiungimento del QUORUM. VOTA e FAI VOTARE Sì al REFERENDUM



La notizia che il governo ha deciso di fare un passo indietro sul NUCLEARE (leggi). E' una di quelle notizie che non sai come prendere e dunque di primo acchito ti affidi ai toni dei titoli delle agenzie o dei TG, ma...
Quelli del GOVERNO, ripetiamo "GOVERNO", NON PARLAMENTO, neanche MAGGIORANZA, ma semplicemente GOVERNO, cioè Berlusconi ed i suoi ministri, hanno avuto una idea tremenda: fare un passo indietro sul nucleare per far ritirare il quesito referendario proposto dall'IDV che (dopo Fukushima) può portare tanta gente a votare SI il prossimo 12 e 13 giugno.
Il governo, dicevamo. Pochissimi personaggi (non più di 20-25 persone) che hanno deciso con un decreto (il 112/2008) di rispolverare il NUCLEARE ed IMPORRE la privatizzazzione dell'ACQUA.
Una oligarchia che decide tutto, ma anche il suo contrario ignorando la gente, il popolo che dovrebbe essere il vero sovrano. Questo gruppetto di governanti ha perso ormani ogni contatto con la gente. Fuggono la gente e temono la vera libertà: la PARTECIPAZIONE democratica alle decisioni che contano.
Ecco perchè il passo indietro. Non già per un sano ripensamento, ma per la paura di vedersi sbeffeggiati da milioni di Sì che sarebbero un sonoro schiaffo a questa oligarchia poco incline alla democrazia...
Se anche il referedum sul nucleare fosse ritirato, il referendum non perde di significato (come ha detto oggi il TG3!!!!! NON ABBOCCHIAMO a questo tranello!)
Questo passo indietro è la mossa di 20 persone che vorrebbero zittirne milioni!

MAI come in questo momento è necessario intensificare gli sforzi per dire:
SI al DIRITTO ALL'ACQUA,
SI all'energia che non UCCIDE,
SI ad una giusta giustizia.

OGNUNO SIA MEGAFONO!

p.s. A proposito...che fine ha fatto l'IDV di Altamura?

sabato 16 aprile 2011

YES WEEK-END



DOMENICA 17APRILE 2011
10.00 - 13.00
P.ZZA DUOMO ALTAMURA

A meno di due mesi dal REFERENDUM di giugno, pochi sono coloro che sono a conoscenza della reale portata di questo voto.
Pochissimi sanno che una legge che obbliga gli enti locali a "vendere" almeno il 40% degli acquedotti ai privati (legge 135/2009) c'è già e che noi pugliesi potremmo stare "tranquilli" fino al 2018 (scadenza concessione attuale).
Secondo i sondaggi il 70% degli italiani non sa che il 12 e 13 giugno si voteran...no i referendum.
Questo significa che ognuno degli altamurani che ha firmato per i referendum dovrà PORTARE A VOTARE SI almeno altri 5 altamurani per bocciare la PRIVATIZZAZIONE dell'ACQUA, il NUCLEARE e il legittimo impedimento.
Ecco perchè dopo oltre una dozzina di incontri pubblici INDOOR il Comitato 2 Sì per l'ABC di Altamura scende in piazza per parlare con quanti hanno già firmato (oltre 5000 appunto) e con quanti ancora ignorano.
Il Comitato fa appello ai mezzi di informazione locale (tv,radio,giornali,siti web) affinchè si diffonda l'iniziativa.

venerdì 15 aprile 2011

Chi era Vittorio Arrigoni



Vittorio Arrigoni non c'è più. E' stato ucciso prima della scadenza dell'ultimatum lanciato da un gruppo di estremisti salafiti con un video in cui veniva mostrato bendato ma vivo.
Vogliamo ricordarlo con questa intervista rilasciata sulla questione palestinese nel 2009.

giovedì 14 aprile 2011

il PD di Altamura e l'acqua pubblica



A fronte dell'ambivalenza del PD nazionale sul tema acqua pubblica e sul referendum, siamo felici di poter constatare che ben altre sono le posizioni espresse da quanti, pur iscritti al PD non hanno esitato e non esitano a dire chiaramente da che parte stanno. E' il caso di alcuni circoli dei Giovani Democratici come quello di Noicattaro che ci ha invitati a parlare di "ACQUA" in vista del prossimo referendum ed è il caso del capogruppo del PD di Altamura (S. DIPERNA) che ha affidato ad un comunicato stampa il sostegno ai referendum del 12 e 13 giugno.
Una presa di posizione (putroppo solo personale) che ci rincuora dopo la brutta esperienza di lunedì scorso presso la sala convegni dell'AQP SpA dove abbiamo toccato con mano la schizofrenia di un partito.
Da una parte Antonio Iannamorelli (PD) fondatore di un blog AcquaLiberaTutti che contrariamente al nome si batte per la privatizzazione dei servizi idrici. Iannamorelli a Bari ha dato man forte ai privatizzatori con argomenti che - come potete ben immaginare - non condividiamo né riteniamo convincenti.
Per il fronte del l'ass.re regionale alle OO.PP. Fabiamo Amati.
Certo che sentire Amati (firmatario del DDL per la trasformazione dell'AQP SpA in Ente Pubblico) affermare che "l'acquedotto pugliese è un'azienda pubblica" (mentre è ancora una spa in house) qualche dubbio sul futuro del DDL ci viene! Vi avevamo già detto degli emendamenti postumi che secondo il Comitato Pugliese AcquaBeneComune ne stravolgono l'essenza? Sono ancora lì.
Dunque non ci resta che consolarci con la cosiddetta "base" - di cui ci stupisce la capacità di ingoiare tanti rospi - sperando tempi migliori!

martedì 12 aprile 2011

Il PD (nazionale) e l'acqua Pubblica



Report incontro PD e
Comitato Referendario “2 Sì per l’Acqua Bene Comune”

Roma, 30 Marzo 2011


In data 30 Marzo 2011 si è svolto l’incontro fra il Partito Democratico rappresentato dalla Responsabile Ambiente Stella Bianchi e una delegazione del Comitato Referendario “2 Sì per l’Acqua Bene Comune” costituita da Luigi Agostini, Enzo Vitalesta, Francesca Caprini, Corrado Oddi e Paolo Carsetti.
L'incontro è stato fissato per proseguire il confronto in merito alla campagna referendaria sull'acqua.

Stella Bianchi ha tenuto a ribadire che la posizione del PD sui due quesiti referendari, condivisa nella direzione nazionale del partito tenutasi lunedì 28 marzo, è di un Sì contro la privatizzazione forzata dell'acqua imposta dal Governo con il Decreto Ronchi. Mentre sul restante quesito in tema di tariffa del servizio idrico si deve far riferimento alla proposta di legge presentata in Parlamento dal PD. In sostanza Stella Bianchi ha sottolineato che con tale proposta il PD si fa promotore di un forte controllo pubblico che garantisca investimenti, efficacia, efficienza e tutela della risorsa. Inoltre ha tenuto precisare come la posizione del PD non sia conflittuale con i promotori dei referendum.

Da parte del Comitato Promotore è stato espresso apprezzamento rispetto al pronunciamento in favore del Sì sul primo quesito e contemporaneamente un giudizio negativo rispetto al mancato pronunciamento sul secondo, sottolineando anche la non comprensione delle motivazioni di tale scelta.

E' stato altresì ribadito come l'obiettivo dei due quesiti referendari s'inserisca in un ragionamento più ampio che ripensi alla radice la gestione dei beni comuni e più nel particolare si proponga di restituire il bene comune acqua alla gestione partecipativa dei cittadini.

Il confronto è proseguito su quattro punti evidenziati dai rappresentanti del Comitato Promotore:

1) Richiesta di chiarimento sulla posizione del PD in merito al 2° quesito.

2) Le iniziative che intende mettere in campo il PD per favorire il raggiungimento del quorum.

3) Cosa s'intende nella proposta di legge del PD per “remunerazione dell'attività industriale”.

4) Richiesta di calendarizzazione della proposta di legge d'iniziativa popolare del Forum dei Movimenti per l'Acqua.

Per quanto concerne il primo punto Stella Bianchi ha sottolineato come l'eliminazione “dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito” dalla tariffa sia molto problematica perchè rischia di non permettere di effettuare gli investimenti necessari.

Su tale questione è stato risposto che, nella sentenza di ammissibilità del quesito, la Corte costituzionale ha sancito che da tale abrogazione ne deriverebbe una normativa direttamente applicabile e che la gestione del servizio idrico può essere svolta in vista della copertura, in un determinato periodo di tempo, dei costi mediante i ricavi. Inoltre si è sottolineato come il Comitato stia approntando una propria proposta di finanziamento del SII che renda certi e acceleri gli investimenti.

Sul secondo punto è stato risposto che il PD s'impegnerà a sostenere la partecipazione al voto. D'altra parte va sottolineato come più volte Stella Bianchi ha rimanrcato la difficoltà del raggiungimento del quorum.

Sul terzo punto è stato risposto che nella proposta di legge avanzata dal PD non sussiste più la remunerazione del capitale investito ma la remunerazione dell'attività industriale che equivale all'efficientamento dei costi di gestione. Da parte dei rappresentanti del Comitato è stato obiettato che tale efficientamento si può svolgere a prescindere da questa formulazione e pertanto non ha nessun senso inserirla come a se stante in quanto i costi di gestione sono già parte integrante della costruzione della tariffa.

Sul quarto punto è stato risposto che congiuntamente alla richiesta di calendarizzazione della proposta i legge del PD verrà avanzata anche quella concernente la legge d'iniziativa popolare del Forum dei Movimenti per l'Acqua.

In ultimo ci si è lasciati rimandando il prosieguo del confronto ad un momento successivo all'elaborazione della nostra proposta di finanziamento del SII. Proposta attraverso la quale sarà anche possibile approfondire la discussione in merito alla posizione del PD sul nostro secondo quesito.

Segreteria Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune

domenica 10 aprile 2011

VACCINAZIONI: come non farsi influenzare




E' notizia recente: in Australia alcuni ricercatori hanno scoperto che il vaccino esavalente, Infarix Hexa, contiene mercurio. Ancora una volta un'importante verità è stata taciuta ai genitori: il mercurio potrebbe arrecare gravi danni al sistema immunitario!Un'approccio veritiero a queste temetiche è possibile trovarlo solo se gestito dalle associazioni onlus e dai medici che da anni si battono per i diritti dei bambini danneggiati. Questo pomeriggio a Foggia, in risposta alle richieste dei genitori dauni, il Comilva Puglia, organizza una conferenza a carattere medico- scientifico. La Dott.ssa Costantina Mastropasqua, dopo l'evento, sarà a disposizione dei genitori che vorranno chiarimenti.

sabato 9 aprile 2011

PRECARIO IL MONDO...


PRECARIO MONDO (Ascanio Celestini, il Manifesto)

Un lavoratore è precario non solo per la precarietà del suo lavoro, ma sopratutto perchè sono precari la scuola, la casa, l'assistenza sanitaria, i trasporti l'informazione, la cultura, il cibo che mangia e l'acqua che beve, l'energia che consuma e i vestiti che indossa. Invece io dico che la scuola è solo pubblica. Dico che la scuola privata è solo privata. Dico che accettare oggi una riduzione dei diritti in fabbrica significa che domani quei diritti si ridurranno ancora di più. Dico che se un lavoratore accetta di lavorare per uno stipendio ridicolo non fa solo una scelta personale, ma sta costringedo tutti gli altri ad essere sottopagati, così come chi sciopera e ottiene un diritto lo fa anche per quello che entra. Dico che seicento euro d'affitto per un locale seminterrato in periferia è un furto e quando la casa non si trova: la si occupa.

leggi tutto

mercoledì 6 aprile 2011

Siamo tutti...direttori dei lavori



L'Italia è paese di eroi, santi e navigatori ed Altamura patria di operose formiche e anche di molti direttori dei lavori a quanto dice il nostro Sindaco Mario Stacca, stizzito per le dichiarazioni polemiche partite da facebook ed arrivate sui siti di informazione locale.
Motivo del contendere il "riempimento" delle chianche di Piazza Foggiali riposizionate dopo i lavori che a dire dei consiglieri Colonna (Enzo) e Melodia (Rosa) - e di molti cittadini - sarebbero quantomeno anti estetiche.
Ma la Soprintendenza di Bari- replica il dirigente Ing. Biagio Maiullari - ha dato pieno assenso al progetto che mira alla riqualificazione della zona, adibita da anni a sregolato parcheggio.
Ed è la soprintendenza, prosegue la nota, l'unico organo deputato per legge e materia a rilasciare pareri nell'ambito del centro storico.
Sarà...ma in effetti il bianco candido delle basole "del tipo di Minervino o similare" è un po' stonato e quel riempimento stona un po' con la bellezza antica delle nostre chianche. Lo dice anche mia nonna!

martedì 5 aprile 2011

Che fine ha fatto il Consiglio Comunale?



Da mesi ormai non assistiamo più alle sedute del nostro Consiglio Comunale.
L'ultimo - a memoria d'uomo e di internet - risale a gennaio.
Dopo, più nulla: il deserto delle convocazioni e nell'ombra non illuminata dalle luci della ribalta televisiva la solitudine delle riunioni delle commissioni consiliari o le decisioni della giunta annunciate dai soliti comunicati stampa.
Cosa ne è delle notti passate con i pop-corn davanti alla tv per sentire i nostri beneamati consiglieri discutere dei punti all'ordine del giorno?
A quale incredibile numero saranno giunte le interpellanze di Aria Fresca che solitamente riempiono almeno due pagine di convocazione?
Noi, cittadini e cittadine attenti alla politica locale, desiderosi di riempire gli scranni del pubblico per assistere al manifestarsi della democrazia in sede locale, siamo in attesa.
Speriamo solo di non essere incappati in una di quelle commedie di Samuel Beckett, in cui "l'atteso" non si presenta mai...

lunedì 4 aprile 2011

Assemblea Comitato Referendario "2 Sì per l'Acqua Bene Comune" Altamura




Assemblea Comitato Referendario

"2 Sì per l'Acqua Bene Comune" Altamura

giovedì, 7 aprile, 20.30
Sala incontri SS. Rosario
Altamura

O.d.G.

- Valutazione iniziative dal 7 marzo al 3 aprile;
- Campagna Referendaria: prossime iniziative, autofinanziamento e materiali.
- Campagna "Studenti per l'Acqua" iniziative e proposte;
- Campagna rete interdiocesana "Nuovi Stili di Vita";
- Disegno di Legge sulla ripubblicizzazione dell’Acquedotto pugliese: punto della situazione, aggiornamenti e proposte.
- Partecipazione Assemblea Regionale sabato 9 aprile (vedi mail allegata).
- Varie ed eventuali.


Carissimi amici dell'AcquaBeneComune,
carissimi simpatizzanti,
a quasi un mese dall'ultima assemblea (4 marzo 2011) torniamo ad incontrarci per definire il prosieguo della campagna referendaria. Oggi sappiamo che saremo chiamati a votare (12 e 13 giugno 2011) per il futuro dell'acqua dei nostri rubinetti per i prossimi 20-30 anni e per un futuro libero dal NUCLEARE.
Nel mese di marzo, il comitato "2 sì per l'Acqua Bene Comune" di Altamura ha partecipato - per mezzo dei gruppi che lo compongono - a diversi eventi regionali (manifestazioni, dibattiti pubblici, incontri istituzionali) oltre ad aver direttamente promosso 6 incontri pubblici nella nostra città, svariati interventi radiofonici su Radio Regio e 4 incontri informativi in provincia.

Pur essendo molto soddisfatti per tutta la (nuova) gente che abbiamo incontrato in questo primo mese di attività, sappiamo bene che si può e si deve fare di più: troppi sono i gruppi, le associazioni, le parrocchie, i sindacati, i cittadini altamurani che ancora non conoscono la portata di questi REFERENDUM.

Giornali e telegiornali nazionali non ci aiutano e allora la nostra unica speranza sono uomini e donne che raggiungono altri uomini e donne.
Occorre che ognuno faccia da propria piccola parte e la faccia ADESSO, NON C'è ACQUA DA PERDERE!

non mancate,
Michele e Loretta (referenti Comitato Altamura)

"Sull’acqua ci giochiamo tutto sia per noi, sia per i poveri.
Se perdiamo l’acqua, abbiamo perso tutto. Dobbiamo vincere!
Se ce l’ha fatta l’Uruguay, la Bolivia, l’Ecuador, Parigi, ce la possiamo fare anche noi".
(Alex Zanotelli)

sabato 2 aprile 2011

PRIVATIZZATORI DIFFIDATI!




COMUNICATO STAMPA


I Comitati acqua pubblica della Lombardia diffidano i Presidenti delle Province, in attesa dei Referendum per l’acqua Diffida contro la privatizzazione dell’acqua in Lombardia!

Milano, 28 marzo 2011 - “Diffidiamo i Presidenti delle Province della Lombardia ad avviare la privatizzazione dell’acqua!”. E’ questa l’azione intrapresa in queste ore dal Coordinamento Regionale Lombardo Acqua Pubblica che, attraverso i Comitati territoriali, ha intimato alle Amministrazioni Provinciali della Lombardia di sospendere l’applicazione della legge regionale sui servizi idrici, almeno fino allo svolgimento dei Referendum nazionali contro la privatizzazione dell’acqua. Infatti la legge regionale, approvata lo scorso 22 dicembre dal Consiglio Regionale lombardo, prevede l’applicazione del decreto Ronchi (che obbliga i Comuni a mettere a gara la gestione dei servizi idrici e pertanto a privatizzarli), contro cui è stato indetto il Referendum abrogativo, che verrà votato in tutta Italia il 12 e 13 giugno (www.referendumacqua.it ). Quello che i Comitati acqua vogliono evitare è che in Lombardia (unica regione d’Italia ad aver approvato una legge che recepisce il decreto Ronchi!) si decida di svendere la gestione degli acquedotti pubblici, ancor prima che i cittadini si esprimano col voto dei Referendum.

I Comitati acqua diffidano inoltre i Presidenti delle Province ad avviare le procedure per la costituzione degli Uffici d’ambito, ovvero i nuovi organismi provinciali in materia di servizi idrici, formati solamente da un Consiglio di Amministrazione. Gli Uffici d’ambito sostituirebbero le esistenti Autorità d’ambito (A.ATO), formate invece dai sindaci di tutti i comuni del territorio provinciale. Il rischio, in questo caso, è che le competenze e le decisioni in materia di servizi idrici (investimenti da realizzare, tariffe, modalità di affidamento delle gestioni, ecc) vengano passate tout court dai sindaci alle province, espropriando di fatto i comuni dalla possibilità di decidere sui destini di un bene primario qual è l’acqua. La richiesta di soprassedere alla costituzione degli Uffici d’ambito discende anche dal D.P.C.M. (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri), pubblicato in data odierna, che proroga la soppressione delle A.ATO fino al 31 dicembre 2011.

Si ricorda inoltre che la norma regionale sull’acqua è stata stoppata anche dal Governo; infatti lo scorso 23 febbraio il Consiglio dei Ministri ha annunciato l’impugnazione per incostituzionalità di una parte della legge lombarda, che dovrà pertanto ritornare in Consiglio Regionale per essere modificata.

Alla luce di quanto sopra, i Comitati lombardi chiedono di congelare ogni decisione sui destini dell’acqua, almeno fino allo svolgimento dei Referendum.

La campagna referendaria è stata avviata sabato 26 marzo con la partecipatissima Manifestazione nazionale, che ha visto 300 mila persone sfilare per le vie di Roma a difesa dell’acqua pubblica. I Comitati per l’acqua invitano pertanto tutti i cittadini ad andare a votare il 12 e 13 giugno per i 2 Referendum sull’acqua, allo scopo di sottrarre i servizi idrici dalle mani del mercato e della speculazione finanziaria.

Coordinamento Regionale Lombardo Acqua Pubblica

venerdì 1 aprile 2011

A Parigi la gestione dell'acqua è pubblica, conveniente ed efficiente


Mentre da noi si marcia a gonfie vele verso la privatizzazione dei servizi idrici, che potrà essere fermata solo con i referendum del 12 e 13 giugno, a Parigi dopo la ripubblicizzazione si arriva anche alla diminuzione delle tariffe: la vice-sindaco di Parigi Anne Le Strat ha annunciato la restituzione dei soldi risparmiati attraverso la diminuzione della bolletta....in controtendenza rispetto al resto della Francia, servita all'80% da Veolia, Suez & Co.
Siete proprio sicuri di volere un servizio idrico privatizzato?

Da Il sole24ore

Primo calo da 25 anni dopo 18 mesi ritorno gestione comune (Il Sole 24 Ore Radiocor) - , 22 mar - Il sindaco di Parigi Bertrand Delanoe ha annunciato la riduzione dell'8% del prezzo dell'acqua potabile nella capitale francese a partire dal primo luglio. Si tratta della prima riduzione del prezzo dell'acqua "da piu' di 25 anni" e interviene 18 mesi dopo che il e' tornato in , ha sottolineato Delanoe. In media le fatture per l'acqua dei parigini erano di 300 euro e la parte dell'acqua potabile rappresentava il 37% del totale. Il prezzo dell'acqua potabile, escluse tasse e abbonamenti, passera' da 1,0464 euro per metro cubo a 0,9627 euro.


Di seguito il comunicato (tradotto non perfettamente) diffuso da Anne Le Strat

Per la prima volta a Parigi, il prezzo dell'acqua diminuisce.
Annunciato il 22 marzo scorso, in occasione della giornata mondiale dell'acqua, questa decisione storica avviene dopo venticinque anni di continui incrementi delle tariffe sotto la gestione privata, periodo durante il quale l'acqua era aumentata del 260%.
Questo primo abbassamento delle tariffe dell'8% - che sarà effettivo dal prossimo 1° Luglio - permetterà di restituire agli utenti parigini 76 milioni di euro sul periodo 2011-2015. Questo risultato é la conseguenza diretta della ripubblicizzazione del servizio idrico integrato e della gestione da parte della società « Eau de Paris », incaricata della produzione, della distribuzione e della fatturazione.
Questa gestione pubblica di tutto il servizio permette di generare ogni anno circa 35 milioni di ricavato. Sarebbe stato ingiustificato non farne usufruire i cittadini parigini considerando che sono loro a finanziare interamente, tramite le fatture, il servizio dell'acqua.
Questo giusto ritorno al cittadino parigino non si farà a discapito della conservazione del servizio. Viene accompagnato da un alto livello di investimenti, da una gestione rinforzata del patrimonio, da una politica di preservazione della risorsa acqua e da una qualità di servizio migliorata.
A questa decisione vanno aggiunte misure sociali mirate per coloro che hanno un reddito basso. Un aiuto preventivo per l'acqua é stato aggiunto ai servizi di aiuto per l'alloggio in modo da anticipare problemi di pagamento delle bollette. Parigi é la prima città in Francia a fare questo passo. Per permettere questo, il Comune di Parigi radoppierà il contributo di Eau de Paris (500 000€) ai Fondi di Solidarietà per l'alloggio, in modo da prendere in carica le bollette non pagate dalle famiglie in difficoltà.
Tra l'altro, sotto riserva di una convenzione già esistente, anche gli alloggi occupati e in situazione irregolare usufriranno della fornitura d'acqua, almeno finché una decisione non sarà stata presa dalla giustizia.
Parrallelamente, lavoriamo con associazioni per l'istallazione di kit per il risparmio idrico. Una prima collaborazione é quella tra Eau de Paris e Paris Habitat. Quest'iniziativa presenta delle virtù sia economiche (risparmio di circa 100€ all'anno per ogni famiglia) sia ecologiche (abbassamento medio del 15% del consumo d'acqua).
Con l'abbassamento del prezzo dell'acqua per tutti e queste misure di aiuto sociale all'acqua, il diritto all'acqua a Parigi non é uno slogan ma un'applicazione concreta.

Anne Le Strat
Assessore del Comune di Parigi, incaricato dell'acqua e della gestione del servizio idrico
Presidentessa di Eau de Paris