sabato 31 ottobre 2009

RADIO REGIO PREMIO (Rosario Livatino)


Dovremmo ribattezzare Radio Regio Stereo "Radio Regio Premio" visti i riconoscimenti che riceve: l'ultimo è quello del Mei (Meeting degli indipendenti) 2009 che - durante la premiazione di Current Tv - premierà per l'impegno sociale anche i giornalisti Alessio Dipalo, direttore di Radio Regio Stereo (già Premio LIvatino) e Pino Maniaci, direttore di Tele Jato.
La motivazione è la seguente: due esempi di come fare della radio, oltre che un elemento di intrattenimento grazie alla musica, un punto di riferimento per la trasparenza a favore dei cittadini contro le mafie che si impossessano delle risorse pubbliche.

Alessio Dipalo è anche un grande esempio di dedizione al diritto all'informazione, dedizione che ha pagato con la chiusura della radio, le aggressioni fisiche e verbale ed una serie infinita di querele per diffamazione.
Che dirgli? Grazie di cuore Alessio!

venerdì 30 ottobre 2009

LA BANCA NOSTRA E L'ATTACCO BISLACCO



La Gazzetta del Mezzogiorno di oggi dedica la pagina altmamurana agli attacchi mossi dal PD ("L'attacco del PD") alla convenzione tra Banca Popolare di Puglia e Basilicata e Comune di Altamura che accompagna la variante al p.r.g. accordata alla "Banca nostra" per un mega centro direzionale tra Altamura e Gravina.
La vicenda ve l'abbiamo già raccontata e vi abbiamo anche detto chi ha votato contro (Enzo Colonna e Massimo Iurino) e chi ha preferito una pilatesca astensione ovvero PD e Michele Ventricelli di Sinistra e Libertà. Abbiamo dimenticato di aggiungere la meravigliosa uscita di scena di Giacinto Forte (IDV) che ha pensato bene di defilarsi prima della votazione.
Per questo leggere oggi della "opposizione" del PD ci sembra quantomeno un controsenso: prima vi astenete e poi strillate allo scandalo?!?! E allora perché non votare contro?
Da Ponzio Pilato alle lacrime del centurione?!?

giovedì 29 ottobre 2009

ALTAMURA sotto INCHIESTA


La Repubblica Bari di oggi titola: Rifiuti d'oro, indagato Crivelli.
Raffaele Crivelli, ex sindaco di Altamura, ex segretario di Rifondazione Comunista e uno dei fondatori di Sinistra e Libertà è stato per anni anche dirigente della Tra.de.co. Indagato nel 2006 è stato assolto dal Tribunale di Trani. Ora è di nuovo sottoposto ad indagine ed il filone d'inchiesta è quello della sanitopoli pugliese che coinvolge anche la Tra.de.co. per la quale si ipotizza il reato di traffico illecito di rifiuti ospedalieri.
La notizia, diffusa da Repubblica, circolava in città da qualche giorno dato che Crivelli ha saputo di essere indagato durante un'udienza presso il Tribunale di Altamura del processo per diffamazione che vede come imputato Alessio Di Palo in cui Raffaele Crivelli è stato sentito come testimone. Il pm Di Napoli ha chiesto al giudice di dichiarare la impossiblità di testimoniare di Crivelli perché indagato in procedimento connesso, omettendo - però - di specificare chiaramente i reati per cui la procura sta procedendo. Anche per Crivelli la dichiazione del pm è stata una sorpresa, non avendo ancora ricevuto l'informazione di garanzia.

Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo.
Perché sentiva la necessità di una morale diversa.
Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.
Sì, qualcuno era comunista perché, con accanto questo slancio, ognuno era come… più di sé stesso.
Era come… due persone in una.
Da una parte la personale fatica quotidiana e dall'altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita.
No. Niente rimpianti.
Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare…come dei gabbiani ipotetici.
E ora? Anche ora ci si sente come in due.
Da una parte l'uomo inserito che attraversa ossequiosamente
lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana e dall'altra il gabbiano senza più neanche l'intenzione del volo perché ormai il sogno si è rattrappito.
Due miserie in un corpo solo.

Giorgio Gaber

mercoledì 28 ottobre 2009

PD: Puttane le Donne, lo stupro non esiste

"Per le donne di Montalto di Castro è peggio di Kabul sotto i talebani, quello che sta succedendo attorno alla ragazza stuprata ricorda una caccia alla strega medievale con tanto di rogo", così commenta una donna di Montalto che ha visto la trasmissione di canale 5 "Buona Domenica". Nel pomeriggio domenicale milioni di telespettatori hanno assistito al collegamento con Montalto di Castro dove, due anni fa, un branco di otto ragazzi ha violentato una quindicenne. Hanno visto i volti e ascoltato le voci dei cittadini, tutti uniti attorno agli stupratori, concitati, urlanti, spesso violenti.[leggi tutto]

PROCESSO PER STUPRO, TRENT'ANNI DOPO DOPO

da: Femminismo a sud

Questo è quello che accade oggi a proposito degli stupratori di Montalto di Castro. Saltiamo le considerazioni sul programma televisivo e sulle presenze in studio. Potete immaginare qual è la nostra opinione. Ci concentriamo su quello che succede a Montalto di Castro. Questo è cosa simile a quanto è accaduto in un'altra occasione della quale è bene ricordare. Era Bologna e noi non dimentichiamo di abbracciare Angy.

Questo è "Processo per stupro". Risale al 1979. Potete scaricarlo per intero a partire da QUI. Diteci se da allora ad ora è cambiato qualcosa.

martedì 27 ottobre 2009

ACQUA si NASCE, PUBBLICA si RESTA



Ieri abbiamo inaugurato la campagna nazionale SALVA L'ACQUA per dire
NO alla MERCIFICAZIONE dell'ACQUA = PRIVATIZZAZIONE dei Servizi Idrici
NO all'art. 15 del Decreto Legge n.135 del 25 settembre 2009 che stabilisce che il 1 gennaio 2012 la gestione dei servizi idrici sia messa a gare aperte solo a società private o società miste in cui il pubblico non può possedere più del 30% delle azioni.
SI alle PETIZIONI POPOLARI per chiedere al sindaco del proprio comune di inserire nello statuto comunale il seguente articolo:

L’acqua è un Bene Comune, diritto inalienabile di ogni essere vivente. Il Servizio Idrico è un servizio di interesse generale, privo di rilevanza economica.

Il primo incontro si è svolto presso l'auditorium della parrocchia di S.Sebastiano a Gravina di fronte a circa 60 persone a cui abbiamo parlato di acqua virtuale, di impronta ecologica, di conflitti idrici e del rischio di privatizzazione dell'AQP. Ci hanno dedicato un ascolto serio ed attento e ci hanno dimostrato tutta la loro "sete di acqua pubblica", firmando la petizione e chiedendoci informazioni per comunicarle ai propri conoscenti.
Siamo stati anche in radio (Grazie Radio regio) per informare gli altamurani del rischio che stiamo correndo e dei passi positivi che la regione Puglia - grazie al Comitato Pugliese Acqua Bene Comune e al Forum dei Movimenti per l'acqua - sta facendo.

Ora però vorremmo invitare quanti credono nel DIRITTO ALL'ACQUA a partecipare alla campagna "Salva l'acqua" con banchetti per la raccolta firme, attraverso la promozione di incontri pubblici o privati o qualsiasi altra iniziativa vi venga in mente.

Quello che segue è un bel modo per invitarvi a partecipare, a unirvi alle "battaglie" pacifiche che noi abbiamo intrapreso assieme al Comitato Pugliese perché questa non è una "battaglia" del Meetup, ma è una battaglia di tutti coloro che credono nei diritti.

Noi siamo ilGrillaio e vogliamo condividere con voi questa riflessione che arriva dal Meetup di Napoli:

IO PRIMA E DOPO IL MEETUP

PRIMA: ero un maniaco della pulizia e impulsivamente buttavo tutto.
ORA: penso che tutto quello che butto lo ritrovo nella discarica sotto casa. Allora conservo quello che un giorno potrà servirmi di nuovo e regalo ciò che può essere utile a qualcun altro.

PRIMA: facevo la differenziata ma speravo che aprissero l’inceneritore e che potessimo far scomparire la monnezza dalla città.
ORA: so che l’inceneritore è la cosa peggiore che possiamo fare alla nostra salute e ho imparato a ridurre i rifiuti a un solo minuscolo sacchetto di indifferenziato al mese e so che questo sacchetto può essere lavorato nel Centro Vedelago e trasformato in mattoni, senza più necessità di erodere spiagge e montagne.

PRIMA: pensavo che gli scarti di frutta e cibo si potessero buttare come indifferenziato perché tanto sono innocui.
ORA: so che gli scarti organici fermentano e possono far nascere batteri e infezioni. Allora li metto in un secchio (compostiera) con foglie secce, fazzolettini di carta e un po’ di terriccio e mi faccio il terreno per le piante, che prima compravo per 5 euro al sacco.

PRIMA: compravo fazzolettini colorati perché sono più carini
ORA: so che i fazzolettini colorati contengono inchiostro e non sono riciclabili. Compro quelli bianchi e li metto nella compostiera.

PRIMA: spendevo 5 euro per un pacco di assorbenti che sono fatti di plastica e cotone sbiancato e contengono sostanze che prolungano il ciclo per farti comprare più assorbenti.
ORA: So che gli sbiancanti sono cancerogeni, gli assorbenti sono irritanti, inquinanti e non riciclabili e uso la coppetta Mooncup che costa 25 euro e dura 10 anni: il ciclo mi dura quasi la metà!

PRIMA: pensavo che i pannolini usa e getta fossero un oggetto indispensabile: invece sono come gli assorbenti: inutili e pericolosi!
ORA: possono essere sostituiti da quelli lavabili di ecobimbi.com con un risparmio di 1.200 euro all’anno per ogni famiglia.

PRIMA: compravo qualsiasi cosa senza riflettere su quanto fosse impacchettata, imbustata, inscatolata.
ORA: cerco sempre prodotti senza imballaggi e non chiedo mai la busta di plastica: ho con me quella di stoffa.

PRIMA: compravo l’acqua in bottiglia perché quella della fontana di casa mia fa schifo.
ORA: so che l’acqua in bottiglia è più inquinata di quella di casa mia e uso la brocca Brita che costa 22 euro e depura l’acqua in 5 minuti.

PRIMA: pensavo che l’igiene ha bisogno di detersivi potentissimi e li spargevo per tutta la casa.
ORA: ho trovato una pietra di sapone naturale che sgrassa meglio dello svelto, costa 80 cent e mi dura un mese. Con questa ci lavo piatti, panni e anche il bagno! E per sbiancare uso le noci dell’albero della saponina che poi metto nella compostiera dopo 3 lavaggi.

PRIMA: guardavo la televisione per conoscere la realtà intorno a me.
ORA: guardo la televisione e poi accendo internet per vedere quante balle mi ha raccontato.

PRIMA: speravo che salisse al potere Rifondazione e cambiasse il mondo come lo volevo io.
ORA: raduno le forze per cambiare il mondo e dico a tutti: non fidarti a prescindere! Non delegare. Sii TU il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo!

Il Meetup sei anche tu: vieni e costruisci il tuo futuro!

lunedì 26 ottobre 2009

PRIMARIE PD: RISULTATI ALTAMURA

p.s. le primarie sono un "porcellum" esattamente come le votazioni nazionali. I saggi del PD hanno pensato bene di far scegliere il candidato alla segreteria attraverso un voto dato alla lista a lui collegata. Non solo: la lista è bloccata! Se questa è l'idea di democrazia del Pd...

sabato 24 ottobre 2009

L'ACQUA pubblica dell'acquedotto pubblico (primi passi)



RIPUBBLICIZZAZIONE DELL' ACQUEDOTTO PUGLIESE :

UN IMPORTANTE RISULTATO
DEI MOVIMENTI PER L'ACQUA!


Mentre il Governo, attraverso l'art.15 del D.L. 135/09, vuole mettere definitivamente l'acqua nelle mani del mercato, un importantissimo segnale di controtendenza arriva dalla Regione Puglia, che, nella giornata di martedì 20 ottobre, con una delibera di Giunta Regionale, ha sancito l'avvio della ripubblicizzazione dell'Acquedotto Pugliese, definendo l'acqua un "bene comune e un diritto umano universale" e il servizio idrico come "servizio di interesse regionale privo di rilevanza economica" e nel contempo decidendo di impugnare presso la Corte Costituzionale il provvedimento legislativo in quanto lesivo delle prerogative assegnate dalla Costituzione alle Regioni.

Grazie alle mobilitazioni messe in campo dal Comitato Pugliese "Acqua Bene Comune" e dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, la Regione si è inoltre impegnata ad approvare a breve una legge regionale che sancisca la trasformazione dell'Acquedotto Pugliese da S.p.A. ad ente di diritto pubblico, definendo così la totale fuoriuscita dell'acqua dalle leggi del mercato.

Consideriamo questa delibera un risultato straordinario, frutto di anni di lavoro dei movimenti per l'acqua, che hanno saputo costruire una forte resistenza popolare alla privatizzazione dell'acqua, attraverso l'esperienza di centinaia di comitati territoriali, la costituzione del Coordinamento degli Enti Locali per la Ripubblicizzazione dei Servizi Idrici, in sintonia con le proposte contenute nella legge nazionale d'iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell'acqua, che ha raccolto oltre 400.000 firme di cui 30.000 solo in Puglia, giacente in Parlamento dal 2007.

Certamente siamo di fronte ad un primo passo importante, cui dovrà seguire entro la fine dell'anno la prima azione concreta da parte della Giunta Regionale attraverso la presentazione di un testo di legge.

Per questo ci riteniamo sin da subito mobilitati perché la strada intrapresa prosegua nella direzione indicata. Proprio in queste settimane, infatti, il Forum Italiano dei Movimenti ha lanciato la Campagna nazionale "Salva l'acqua" (www.acquabenecomune.org) che mira a mobilitare la società civile, cittadini ed Enti Locali contro la mercificazione dell'acqua imposta dal Governo con l' Art. 15 del D.l. 135/09 e i principi contenuti nella delibera approvata stanno a dimostrare che la ripubblicizzazione dei servizi idrici è una strada percorribile qui ed ora.

Alle diverse forze politiche regionali e nazionali, vogliamo da subito far sapere che, per quanto riguarda i movimenti per l'acqua, indietro non si torna.
L'acqua è un diritto umano essenziale alla vita.
Sottrarla alle leggi del mercato significa difendere la vita di tutte e tutti. Restituirla ad una gestione pubblica e partecipata dalle comunità locali significa ricostruire la democrazia.

COMITATO PUGLIESE "ACQUA BENE COMUNE" FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L'ACQUA

venerdì 23 ottobre 2009

Primarie Dopo

Le primarie del PD di domenica prossima conosceremo i segretari nazionali e regionali del PD. Il PD dovrebbe essere il maggiore partito di opposizione che oggi c'è in Italia, ma forse hanno dimenticato il senso del verbo riflessivo "opporsi". Abbiamo cercato questa parola sul dizionario. Un gesto banale, ma utile.

Vorremmo che il PD si opponesse.
Ci piacerebbe che il PD si frapponesse a formare un ostacolo tra chi è maggioranza ed il suo obiettivo di annichilire il nostro paese;
vorremmo sentire parole, argomenti, obiezioni, proposte che arginassero le razzie, gli affarismi, gli inciuci del PDL.
Vorremmo un PD che non differenziasse per una sola "L" dagli altri. Non una fotocopia.
In un momento di forte crisi economica (il modello capitalistico mostra tutti i suoi limiti) a rimetterci sono i più deboli. Mercificando tutto il mercificabile, si è giunti a voler privatizzare persino l'acqua (il D.L. 135 del 25 settembre scorso mira a questo!). Solo che...
l'acqua siamo noi! Vogliono privatizzare il 70% dei nostri corpi!
Pensate a quale "fonte" di guadagno possano essere i nostri rubinetti.
Se non paghi, non bevi. Se non hai soldi a sufficienza non puoi vivere. Senz'acqua non si vive oltre la 48esima ora.

Recentemente il nostro gruppo si è occupato molto del Bene comune per eccellenza: l'ACQUA.
Provate a cliccare sul tag ACQUA per rendervi conto.
Così, prima delle primarie abbiamo provato a chiedere a chi si candidava alla segreteria nazionale e regionale quale fosse la loro idea dell'acqua e dei servizi idrici.

Avete avuto un quadro chiaro sulle Regionali con i post dei giorni scorsi (potete leggere le risposte dei candidati anche qui).
Quanto alla segreteria nazionale, è bene sapere che:

  1. Bersani è un dalemiano sostenitore del mercato e delle logiche privatizzatorie tout court. D'Alema ci regalò la trasformazione dell'AQP in SpA. (NON HA RISPOSTO)
  2. Franceschini: non pervenuto.
  3. Marino che in teoria doveva essere il più vicino ai valori di una certa corrente di pensiero che vorrebbe una politica dei diritti più che una politica "sociale" politicamente corretta nei salotti buoni, non si è sbilanciato più di tanto, anzi... l'impostazione generale rimane quella della messa sul mercato dell'acqua.

giovedì 22 ottobre 2009

Pd: risposte all'acqua (di rose)



Vi abbiamo raccontato più volte dell'attuale situazione legislativa in materia di servizi idrici sempre più vicini alla completa privatizzazione e vi abbiamo anche manifestato il nostro disappunto di fronte al silenzio della politica.
Il PD non ha mai fatto eccezione ed, infatti, di fronte alla puntuale richiesta (scritta) del Comitato Pugliese Acqua Bene Comune ai candidati alla segreteria regionale del Pd di esprimersi sul regime giuridico da assegnare ai gestori dei servizi idrici dopo quasi un mese solo uno aveva risposto: Enrico Fusco (che, però, è fuori dai giochi non avendo superato lo sbarramento del 4%).
Dagli altri solo "un oceano di silenzio" come ci fa notare Triperotto.
Stanchi di aspettare alcuni ragazzi del Meetup IlGrillaio sono andati a "stanare" due dei candidati sul tema durante i loro incontri altamurani.
Guglielmo Minervini e Michele Emiliano hanno dichiarato di essere assolutamente a favore dell'acqua bene comune ma sono sembrati poco convincenti sulla "gestione".
L'impressione è che non avessero le idee molto chiare (soprattutto Emiliano) sul ruolo che la Regione può giocare: spetta ad essa, infatti, la disciplina dei servizi pubblici privi di rilevanza economica, categoria in cui potrebbe rientrare senza difficoltà il servizio idrico.
Ci fa piacere segnalare che Guglielmo Minervini - qualche giorno dopo l'incontro di Altamura - ha risposto alla richiesta del Comitato e si è pronunciato con maggiore chiarezza a favore dell'affidamento della gestione dell'AQP ad un ente di diritto pubblico.
Qualcosa sembra muoversi anche nei palazzi della Regione Puglia, soprattutto grazie all'impegno del Comitato Acqua Bene Comune (di cui il Meetup è membro orgoglioso) e al Forum Nazionale dei Movimenti per l'acqua: la giunta ha approvato un importante delibera che fissa tempi e modalità per la ripubblicizzazione dell'AQP.
La delibera approvata demanda innanzitutto all'Avvocatura regionale l'incarico di impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale l'art. 15 del D.L. n. 135 del 2009, entro il 24 novembre, data entro cui il decreto dovrà essere convertito in legge, al fine di affermare la competenza regionale in materia di servizi privi di rilevanza economica. Inoltre: la delibera istituisce un gruppo di lavoro che entro il 31 dicembre 2009 proponga alla Giunta regionale un disegno di legge con il quale introdurre il principio dell'acqua bene comune dell'umanità, il riconoscimento del Servizio idrico integrato quale servizio pubblico essenziale, di interesse generale e privo di rilevanza economica, il tutto nell'ambito del concreto riorientamento del sistema di tariffazione in base alle condizioni reddituali, pur nell'assicurazione di una dotazione minima pari per tutti i Cittadini.
C'è, tuttavia, un "ma": nel comunicato diramato dall'Ufficio Stampa della Regione non si fa riferimento né al Comitato né al Forum sebbene abbiano collaborato alla definizione del testo della delibera e soprattutto sebbene siano membri del Tavolo tecnico che elaborerà la legge per la ripubblicizzazione.
In quali acque stiamo nuotando?!?!

mercoledì 21 ottobre 2009

Banca (im)Popolare di Puglia Cementificata





Il consiglio comunale di ieri ha approvato un punto importante all'ordine del giorno:
PRATICA SUAP 535 DEL 24/02/2004. RATIFICA VARIANTE AL PRG AI SENSI DELL'ART. 5 DEL DPR 447/1998. PROPONENTE: BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA SOC. COOP. A R.L.
Si tratta della "vecchia" storia del centro direzionale che la Banca Popolare voleva costruire nei pressi dell'ospedale della Murgia, tra Altamura e Gravina.
I fatti risalgono a luglio 2006 (chi si ricorda?) e cercando in internet abbiamo trovato un solo documento che spiega quanto accadeva più di 3 anni fa. Si tratta di un Volantone di Senzareti (www.senzareti.it). Clicca qui scaricarlo.
I terreni che abbiamo edificato negli ultimi 30 anni (molti dei quali ora sono abbandonati) sono già troppi. E' possibile che non ci siano suoli già antropizzati "riutilizzabili" che ci risparmino l'ennesimo scempio ambientale?
Possibile che anzicché programmare e pianificare la trasformazione di altri suoli agricoli in suoli edificabili (con conseguente incremento esponenziale di lavoro) si conceda puramente e semplicemente questa possibilità a chi - con lungimiranza - ha acquistato terreni agricoli convinto di poter edificare su essi?
Vogliamo che tra Altamura e Gravina ci sia un'unica colata di cemento magari con un grande parcheggio?
A prescindere dai conflitti di interessi dei singoli consiglieri vi è un enorme contrasto tra interesse privato (quello della Banca) e interesse alla salvaguardia del territorio attraverso un'intelligente programmazione degli interventi per evitare di aggravare l'urbanizzazione "ad capocchiam" che già ci caratterizza.
Altrove (Bologna per es.) si è arrivati persino alla programmazione concertata con tutti i soggetti del quartiere interessato o confinanti con esso: a noi basterebbe che i nostri amministratori si limitassero a "programmare, pianificare e disegnare il territorio... con lungimiranza" come sottolineava amareggiato il consigliere Enzo Colonna, rimproverando sostanzialmente l'assenza della politica (quella con la P grande).

Per la cronaca: solo 2 i voti contrari a questo provvedimento (Colonna V. e Iurino M.);
19 i voti favorevoli del centro destra;
+ 5 astenuti tipo "Ponzio Pilato" (Cornacchia M., Diperna S., Loiudice D., Natuzzi N. e Ventricelli M.).

martedì 20 ottobre 2009

Alta Murgia: il mistero irrisolto dei rifiuti



Cosa collega i Casalesi con il nostro territorio? I rifiuti e la possibilità di trasformarli in denaro contante: non ha caso una delle prime indagini sull'ecomafia si chiamava Re Mida, dal mitico regnante in grado di trasformare tutto quello che toccava in purissimo oro.
Il mito greco racconta che il re si accorse presto che in tal modo non poteva neppure sfamarsi, in quanto tutti i cibi che toccava diventavano istantaneamente d'oro.
I miti del passato ci insegnano una lezione per l'oggi: se continueremo a fare sfregio del territorio per ottenere maggiore (e provvisoria) ricchezza non avremo più nulla con cui sfamarci, nulla in cui vivere. Il territorio è un bene finito e noi - con la nostra indolenza - e loro - con la loro cupidigia - lo stiamo trasformando in un ricco immondezzaio.
Loro sono le associazioni mafiose, camorra in primis, che hanno capito il grande business del trattamento dei rifiuti ed esaurita la Campania hanno ben pensato di trasferire il redditizio commercio nella vicina Puglia.
Lo racconta Cosimo Forina nell'articolo apparso qualche giorno fa sulla Gazzetta del Mezzogiorno (clicca sull'immagine per ingrandire), che dà conto anche le dichiarazioni del direttore del Parco dell'Alta Murgia, Fabio Modesti, che ha promesso un maggiore impegno sul territorio per prevenire lo scarico di veleni.
Non c'è, però, vittoria possibile contro lo scempio della terra senza la piena consapevolezza della sua essenzialità per la nostra vita: non si tratta di battaglie ecologiste "estreme" ma di semplice istinto di sopravvivenza per noi e per i nostri figli.
Aspettiamo ancora le bonifiche per lo sversamento dei fanghi, non possiamo permetterci altri disastri.

lunedì 19 ottobre 2009

L'autoinvestitura, il fango e il silenzio



da OSSERVATORIO ANTIPLAGIO – Osservatorio Antiplagio rende noto che l’attribuzione del premio ”Giovanni Paolo II” al ministro Roberto Calderoli, con la seguente motivazione: ”Per aver, nella sua azione politica, tutelato e promosso la sacralita’ della vita, in armonia con i principi cristiani”, è il clone di un riconoscimento ufficiale che ogni anno viene assegnato dalla "Delegazione Pontificia per il Santuario della Beata Vergine del Rosario” di Pompei.

La discutibile iniziativa, tra l’altro, sta trovando spazio anche su Facebook, dove e’ stato creato un apposito evento.

Quali siano i meriti cristiani di Roberto Calderoli e’ sconosciuto ai più: ma cosa pensino della Chiesa lui e la Lega Nord è risaputo, così come è risaputo cosa pensano dell’unità del Paese, della solidarietà e dell’immigrazione: sarà un caso se ultimamente vediamo il mar Mediterraneo colorarsi di rosso?
E nel passato abbiamo sentito cosa pensano dei meridionali, dei napoletani e dei musulmani, insultati in diretta-tv con una celebre maglietta indossata proprio da Calderoli.
Ma c’è un altro aspetto inqualificabile: il ”premio clone”, secondo quanto riportato su Facebook, è stato consegnato ieri in una sede istituzionale, ovvero presso il Ministero per la Semplificazione Normativa.
Osservatorio Antiplagio chiede al Governo italiano e alla Santa Sede di prendere le distanze dall’iniziativa, che infanga il nome di Giovanni Paolo II, promossa dall’associazione ”Continente uomo”, il cui fondatore è Espedito De Marino, consigliere comunale IdV a Scafati, e avvalorata da mons. Giovannino Fabiano, dell’ordine dei padri mercedari, i quali un tempo riscattavano gli schiavi; oggi invece, a quanto pare, riscattano i loro carnefici.


Sperando che questo possa mettere fine una volta per tutte ad un scandaloso scambio d'identità ringrazio l'Osservatorio Antiplagio che ha voluto fare chiarezza sulla faccenda.

Il Presidente del Premio

Pio Pinto


L'articolo da link originale:http://95.211.14.139/2009/09/18/il-premio-giovanni-paolo-ii-a-calderoli-e-il-clone-del-riconoscimento-ufficiale/.

domenica 18 ottobre 2009

Il territorio più inquinato d'Europa è a due passi da noi



Qual è il territorio più inquinato d'Europa? Se avete risposto Chernobyl siete andati troppo lontano: è Taranto, a due passi dalla nostra (martoriata) Murgia.
Fa male sentirselo dire e sentire snocciolare i dati delle morti, ma soprattutto colpisce allo stomaco ascoltare i racconti delle vite interrotte di chi ha la sfortuna di vivere nel quartiere Tamburi, sotto le luci e i fumi dell'ILVA.
A farlo è stato Carlo Vulpio con "La città delle nuvole" presentato qualche giorno fa a Monopoli durante un incontro organizzato dall'IDV in cui sono intervenuti anche il dott. Maurizio Portaluri (referente pugliese del Movimento Medicina Democratica) e Chiara Zilli (autrice del documentario "A li tiempi mei era tutta campagna").
Non basta però la commozione per le vittime: serve la rabbia per quello che non si è fatto in più di quarant'anni di attività industriale scegliendo di sacrificare vite umane e territorio ad un presunto sviluppo economico che, in realtà, con il suo carico di veleni rischia di far scomparire (e in parte c'è già riuscito) l'intero settore agro-alimentare.
Questo è accaduto e continuerà ad accadere finché i cittadini non decideranno di occuparsi del proprio territorio e della propria salute.
Per fortuna, a volte, le forze migliori riescono a far sentire la propria voce e ad avviare processi virtuosi. E' accaduto ad Altamura per la "Astronave di Grumo", di proprietà della Tersan Puglia (oggi Prometeo 2000): il mega impianto di compostaggio aveva suscitato, sin dall’inizio, dure polemiche da parte di Senza Reti e Aria Fresca per la sua posizione, per le sue dimensioni e per il tipo di rifiuti di cui era stata autorizzata la lavorazione.
Pochi giorni fa (il 16 ottobre) è giunto al termine il processo penale di primo grado: il Tribunale di Bari, sezione di Modugno, ha riconosciuto che per i reati contestati ai sei imputati è intervenuta la prescrizione, ma ha disposto "la confisca e l'acquisizione gratuita" al patrimonio pubblico (nello specifico, al patrimonio del Comune di Grumo Appula) "dei suoli indicati nel capo di imputazione con tutte le opere che su di essi insistono".
L'impianto è stato costruito in una zona dove insistono ben due vincoli - ZPS (zona a protezione speciale) e SIC (sito di interesse comunitario) - a ridosso del Parco dell'Alta Murgia ed era destinato a diventare uno dei più grandi in Europa, autorizzato nel 2000 dalla giunta provinciale al trattamento di 800 tonnellate di rifiuti al giorno, compresi i rifiuti provenienti dall'industria conciaria ed i fanghi contenenti cromo.

sabato 17 ottobre 2009

La proposta di Sezano per Copenhagen



L'appuntamento di Copenhagen è alle porte: a dicembre i grandi della terra (si fa per dire...) dovranno approvare un accordo per salvare il Pianeta dagli impatti irreversibili dei cambiamenti climatici oppure continuare la strada intrapresa per la sua distruzione.
Dal Monastero del Bene Comune arriva la PROPOSTA DI SEZANO per inserire L’ACQUA nell'agenda dei negoziati.

Noi, cittadini abitanti in Italia, espressione di credenze religiose e tradizioni morali diverse,
- accomunati dalla condivisione del grande valore del diritto universale ad una vita umanamente e socialmente dignitosa per tutti,
- nel rispetto del grande patrimonio comune costituito dall’insieme di tutte le specie viventi,
- convinti che é venuto il tempo, per l’Umanità, di concretizzare il “buon vivere insieme” a livello globale e planetario, condividendo, a tal fine, la consapevolezza che l’acqua rappresenta oggi il campo di vita più critico e più strutturante del divenire dell’Umanità,
CHIEDIAMO

1. che la problematica dell’acqua sia inclusa, in quanto tale, nell’agenda dei negoziati della Conferenza di Copenhagen (COP 15). Il più grande negoziato mondiale in corso sul divenire dell’Umanità e della vita del pianeta non può essere centrato soltanto sui problemi energetici. Per più di tre miliardi di esseri umani il problema principale oggi é l’alimentazione, l’accesso all’acqua, la salute. Un accordo sul clima deve includere anche l’acqua, la terra, la salute.

2. che il “Trattato di Copenhagen” approvi il principio di dare il via ai lavori di definizione e di approvazione di un Protocollo Mondiale sull’Acqua da definire nel periodo 2010-2012. Le basi scientifiche e tecniche necessarie per tale Protocollo esistono grazie all’immenso lavoro compiuto dalle Agenzie delle Nazioni Unite nel corso degli ultimi 30 anni sul piano delle conoscenze, analisi, dati, strumenti di misurazione e di valutazione, esperienze concrete.

3. che la Conferenza di Copenhagen riconosca l’urgenza di un Patto Mondiale per l’Acqua da porre sotto l’egida delle Nazioni Unite, concretizzato nel Protocollo, sottolineando a tal fine la necessità per la Comunità internazionale di disporre di uno strumento efficace di azione e di cooperazione mondiale quale una “United Nations Water Authority”, dotata di autonomia nei confronti dei grandi interessi economici, finanziari e commerciali privati e dei paesi più forti nel campo dell’acqua.
Per aderire clicca qui.

Per completezza di informazione vi comunichiamo che il mitico TGUno ha - come sempre - trasmesso la notizia del cambiamento climatico nella giusta prospettiva: non dobbiamo essere troppo preoccupati per lo scioglimento dei ghiacci perché se al posto dei fastidiosi ghiacciai ci sarà un laghetto freddino si potrà attraversare la calotta polare con le navi! Poco male se l'ecosistema (di cui siamo parte) sarà sconvolto o ci sarà un innalzamento del livello del mare che potrebbe uccidere chissà quante persone: dobbiamo consolarci pensando che le crociere potranno attraversare anche le fredde acque del polo! Fico, no?

venerdì 16 ottobre 2009

L'acqua San Rubinetto è buona, sana ed economica!



Avete paura di bere l'acqua del rubinetto perché temete per la vostra salute o per quella dei vostri pargoli?
Sappiate che vi state perdendo...in un bicchier d'acqua e state scialACQUAndo un bel po' di soldi grazie al bombardamento mediatico dei sostenitori dell'acqua in bottiglia.
Ribadiamo che solo l'acqua di rubinetto è sottoposta a giornalieri e rigidissimi controlli per garantirne la potabilità, mentre l'acqua in bottiglia (nata come acqua curativa) è sottoposta ad altri criteri (molto più ampi) e soprattutto a controlli molto più dilatati nel tempo (provate a controllare sull'etichetta della vostra acqua preferita). Avete mai riflettuto sul fatto che l'acqua in bottiglia resta giorni e giorni sotto il sole e questo può compromettere le sue caratteristiche (come riportato su tutte le etichette che raccomandano di non esporla al sole)?
Se, nonostante questo, non vi fidate della vostra Asl (anche se non capiamo perché preferite riporre la vostra salute nelle mani di chi con l'acqua ci guadagna!) date una lettura all'ultimo numero di Altroconsumo al loro sito che dedica un'intera sezione ai diffidenti e ai disinformati.
Un'inchiesta da loro condotta in ben 35 città (tra cui la nostra Bari) dimostra che l'acqua di rubinetto è più che affidabile. Altroconsumo ha verificato le caratteristiche che rendono un'acqua di qualità, come durezza, residuo fisso, sodio, cloriti, nitrati. E anche la sicurezza, controllando in laboratorio se vi fossero inquinanti tra i più insidiosi e incriminati, come metalli pesanti, pesticidi e solventi. Vagliata anche l'eventuale presenza di interferenti endocrini, nuovi contaminanti che potrebbero interferire sul sistema ormonale. Tutto in regola.
L'inchiesta si può scaricare gratuitamente qui.
L'unica cosa che manca è la vostra attenzione e la vostra scelta consapevole.

p.s. Quando leggete qualche articolo che denuncia contaminazioni dell'acqua di rubinetto prima di gridare "lo sapevo!", informatevi su chi ha commissionato e finanziato la ricerca: potreste scoprire cose interessantissime come quelle che hanno capito ad Altreconomia.
Luca Martinelli ha scoperto che un articolo del maggio scorso apparso sul Corriere titolato "Acqua contaminata da un rubinetto su quattro” si basava su una ricerca realizzata dal Centro europeo di ricerca acque minerali (Ceram), un'istituzione privata, in collaborazione con le due Università di Napoli (la Federico II e la Seconda università). Guardacaso a finanziare la ricerca c'erano non solo l'Università Federico II ma anche due aziende di gestione del servizio idrico e Mineracqua, l'associazione che raggruppa gli imbottigliatori di acqua minerale. Ma, soprattutto, ha scoperto che la ricerca non era ancora stata pubblicata. Ma a chi volete darla a bere?!?

giovedì 15 ottobre 2009

Il Meetup In Parlamento!



Apprendiamo con piacere che l'inaccettabile episodio che ha visto coinvolti alcuni ragazzi del meetup che esponevano lo striscione "Non firmare lo scudo criminale" durante la visita altamurana del Presidente Napolitano è approdato in Parlamento.
Aspettiamo curiosi la risposta del Ministro dell'Interno: si...lo sappiamo che è Maroni ma avendo in gioventù morso il polpaccio di un agente...

Interrogazione
a risposta in Commissione 5-01960 presentata da
PIERFELICE ZAZZERA
mercoledì 14 ottobre 2009, seduta n.232

ZAZZERA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 21 della nostra Costituzione al primo comma recita «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.»;
il 2 ottobre 2009 è stata approvata la legge di conversione del decreto-legge 3 agosto 2009, n. 103, recante disposizioni correttive del decreto-legge anticrisi n. 78 del 2009, al cui interno è contenuto il cosiddetto «scudo fiscale», finalizzato al rientro agevolato dei capitali esportati all'estero;
il dibattito e l'approvazione del suddetto provvedimento hanno suscitato forti e accese polemiche nelle istituzioni e nelle piazze del nostro Paese, come riportato dagli organi della stampa;
da un video diffuso in Internet risulta che il 1o ottobre 2009, un gruppo di giovani, in occasione della visita del Capo dello Stato ad Altamura (Bari), ha esposto uno striscione e distribuito volantini contro la misura dello scudo fiscale;
non appena esposto lo striscione i ragazzi sono stati avvicinati da un uomo in giacca e cravatta identificatosi come vice-questore di Bari, da una donna con il distintivo non identificatasi e da un poliziotto in borghese;
immediatamente i rappresentanti delle Forze dell'ordine hanno strappato lo striscione dalle mani dei ragazzi e gli hanno tolto anche il megafono che ancora non avevano usato;
il vicequestore ha anche tentato di togliere la telecamera ad un ragazzo estraneo al gruppetto, che stava riprendendo la scena nella pubblica piazza;
risulta, inoltre, che i rappresentanti delle forze dell'ordine abbiano chiesto ai ragazzi i loro documenti senza registrarne le generalità, li abbiano apostrofati alzando i toni, rivolgendo loro parole ai limiti dell'intimidazione, senza però riuscire a suscitare reazioni violente in loro che, da quanto si evince, si sono difesi limitandosi a pretendere l'esercizio del diritto di opinione, nel rispetto del principio democratico;
i giovani sarebbero stati addirittura piantonati da tre uomini, mentre il vicequestore e la donna si sarebbero poi allontanati con lo striscione, i volantini e il megafono dichiarando di restituire il tutto in un secondo momento;
sembra, infine, che non sia stato redatto alcun verbale di sequestro;
ad avviso dell'interrogante, il fatto riportato dal citato filmato è lesivo dell'articolo 21 della Costituzione ed il comportamento delle forze dell'ordine non si giustifica neppure in caso di manifestazione non autorizzata -:
se corrispondano al vero i fatti riportati in premessa e, in caso affermativo, se il Ministro interrogato non ritenga di chiarire i motivi che hanno legittimato la persona qualificatasi vice questore di Bari e le Forze dell'ordine ad impedire a pacifici cittadini di fare riprese con una telecamera ed a sequestrare loro materiale dimostrativo non lesivo, né offensivo né politico, attinente ad un provvedimento di interesse nazionale;
se gli atteggiamenti dei rappresentanti delle Forze dell'ordine nei confronti di cittadini pacifici corrispondano a quanto consentito dalla legge e se siano state rispettate ed espletate tutte le formalità richieste in materia;
se non ritenga di far piena luce sui fatti, i quali, ove accertato che corrispondano al vero, appaiono, ad avviso dell'interrogante, un abuso perpetrato nei confronti di cittadini in violazione dei diritti di cui all'articolo 21 della Costituzione.

mercoledì 14 ottobre 2009

Adotta un giovane italiano


Conoscete Medici Senza Frontiere? Forse sì!
Conoscete Ingegneria Senza Frontiere? Forse no.
Noi le abbiamo conosciutE (sì, ISF Bari è formato da quasi sole DONNE!) all'interno del Comitato Pugliese ACQUA BENE COMUNE di cui fanno parte curando soprattutto quelle che sono le istanze internazionali del movimento pugliese per l'Acqua Bene Comune.

Ieri a Bari, Ingegneria Senza Frontiere (ISF) si è fatto promotore di una serata all'insegna del teatro con Modou Show. Modou è un giovane artista africano che gira per raccontare l'africa e gli africani... extra-africani. Già! Sarebbe interessante iniziare a ribaltare la prospettiva: sono extra-africani prima che extra-comunitari.
Tra i racconti ironici (ma amari) delle esperienze nei CPT Centri di permanenza temporanea, ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE) e ritmi tribali ossessivi, durante la serata si realizzava una vera e propria opera di missionario laico.
I suoi suoni, prima ancora che le sue parole mettevano a nudo tutta la stupidità che c'è dietro una cultura xenofoba e razzista che trova la sua massima (pessima) espressione nella legge che ha istituito il reato di clandestinità (un obbrobrio tutto italiano!). Il "missionario" Modou parlava, ballava cantava accompagnato da un travolgente amico percussionista. Questi sembrava il prolungamento di un'anima irrequiesta che straborda da un corpo per impossessarsi di un altro corpo... Abbiamo bisogno di questi missionari neri. Di ascoltarli, di parlarci, di giocarci.
Abbiamo bisogno di essere accolti, coccolati, abbracciati, da decine centinaia di "missionari" africani, colombiani, cinesi, peruviani, cinesi, australiani, messicani, marocchini, albanesi, svedesi, tedeschi, piemontesi, calabresi, campani, veronesi, leccesi, baresi....
Siamo un popolo alla deriva culturale. Siamo un popolo che ha paura dell'altro (qualunque altro)
Vittima del berlusconismo televisiva lobotomizzante e di un Ministero della Paura che tramite il primo ci sta togliendo il senno.

P.P.: sabato 17 a Roma Manifestazione Nazionale Antirazzista - www.17ottobreantirazzista.org

martedì 13 ottobre 2009

No al burqa nelle scuole:minigonna verde-lega per tutte



Carfagna: "Vietare il burqa nelle scuole, simbolo di sottomissione delle donne"
Il prossimo anno scolastico prevederà l'obbligo di minigonna verde-lega e tette al vento con un lustrino azzurro-forza italia.

Dall'esportazione della democrazia all'imposizione dell'abito.
L'unico effetto sicuro di questo provvedimento sarà l'evasione scolastica delle ragazze con il burqa, soprattutto di quelle costrette a portarlo dalle famiglie.
Non basta togliere (di peso) il burqa alle donne, bisogna educarle al rispetto di sé e alla libertà di scelta.
La sottomissione delle donne ha molte forme: passa dal burqa ma anche dalla minigonna inguinale per stare in tv, perché se è vero che la bellezza non è un peccato, non può neppure essere l'unico canale attraverso cui la donna viene percepita o peggio attraverso cui può affermarsi.
La sottomissione è anche un paio di occhiali da sole che nascondono l'occhio nero della violenza domestica. Anche se sono firmati Gucci.
Quando si smetterà di parlare di particolari (per quanto terribili) per concentrarsi sull'essenza della parità di opportunità e della libertà di scelta femminile?
A nessuno di noi piace l'usanza barbara del burqa (che non ha nulla di "religioso" visto che il Corano impone solo un velo che copra i capelli), ma crediamo che non basti imporre di non portarlo a scuola o in altri luoghi pubblici perché queste donne tornino libere.
Si tratta solo di un modo per evitare di vedere il problema, perché - diciamolo chiaramente- a noi queste donne infagottate ed invisibili fanno paura come l'uomo nero!
E allora anzicché cercare soluzioni per favorire l'autodeterminazione (che possono passare anche attraverso provvedimenti restrittivi ma verso chi IMPONE il burqa non contro chi è costretta a subirlo) si preferisce far scomparire il problema dalla visuale. Occorerebbe, al contrario, dare sostegno alle donne costrette a "scomparire" fisicamente (e non solo) da mariti, padri, fratelli o fidanzati, finanziare i centri anti-violenza dove possano trovare riparo, dare effettività alle norme che sanzionano le compressioni della libertà femminile ed educare al rispetto della diversità. Di genere e non solo.
Occorrono risposte serie perché uomini e donne (no, non parliamo di quelli di Maria De Filippi) costruiscano una società in cui sia possibile essere persone libere - il più possibile - da stereotipi culturali, in grado di trasformare la propria indubbia diversità in un vantaggio cooperativo, non in uno strumento di competizione/oppressione.
Il burqa è un simbolo: solo la donna che lo porta può davvero toglierselo di dosso e insieme al diritto di mostrare il suo volto, conquistarsi il diritto di pensare, agire, parlare su un piano di parità con gli uomini.
Vallo a spiegare alla Lega.

domenica 11 ottobre 2009

De Magistris, l'ACQUA PUBBLICA e Vendola che non si muove!



Qualche settimana fa vi abbiamo parlato del decreto legge datato 9 settembre 2009 che con la scusa di adeguare le leggi italiane alla normativa europea, all'art. 15 si propone di disciplinare i servizi pubblici (compresa l'acqua) configurando (ed auspicando) per la gioia di Confindustria, una svolta privatizzatoria. Detto art. 15 andrà a sostituire il già molto discusso art. 23 bis della 133/2008 che già "etichettava" l'acqua come una merce ed il servizio idrico come un servizio di rilevanza economica da assoggettare alle leggi di mercato.
Come abbiamo più volte sottolineato, l'Italia rappresenta il primo caso di un governo che MERCIFICA l'ACQUA e preme perchè questa venga gestita dai capitali privati. Tutto questo avviene in un periodo storico in cui il modello capitalistico mostra tutti i suoi limiti.
Lo ripetiamo e lo ripeteremo finchè avremo fiato:
L'ACQUA E' UN DIRITTO.
MERCIFICARE L'ACQUA SIGNIFICA MERCIFICARE LA VITA.

ATTENZIONE COMUNQUE!!
Particolare importantissimo!! a decidere se i servizi idrici sono servizi di rilevanza economica o no, non è lo stato, ma le Regioni.
Ecco perchè la Toscana, l'Emilia Romagna e il Piemonte avevano già fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro l'art. 23 bis.
Ecco perchè se Vendola e la Regione Puglia si sbrigassero a legiferare in tal senso, il nostro Acquedotto tornerebbe ad essere un ente di diritto pubblico che garantirebbe il diritto all'acqua per tutti. E non una SpA (com'è adesso) che deve perseguire un utile che remuneri il capitale investito.
Ma di questo parleremo tra qualche giorno....


Fonte: Micromega

Le modifiche introdotte con l'art.15 riguardano l’affidamento dei servizi pubblici locali e stabiliscono che la gestione di questi stessi servizi veda protagoniste, attraverso bandi di gara, società miste, il cui socio privato deve possedere non meno del 40% ed essere socio industriale con compiti di gestione operativa.

Promette battaglia l’europarlamentare Idv Luigi De Magistris:

“Una scelta grave, compiuta nel silenzio mediatico e politico, coperta dal Governo attraverso l’abito mistificatorio del decreto legge, che aveva come unico fattore di urgenza quello di rendere subito l’acqua non più un bene di tutti ma patrimonio di pochi, funzionale al loro arricchimento… Ho deciso di presentare al Parlamento europeo un’interrogazione sul tema. Nel 2006 proprio Bruxelles ha approvato una risoluzione che afferma che “l’acqua è un bene comune dell’umanità e come tale l’accesso costituisce un diritto fondamentale della persona umana”. Nel marzo 2007, sempre a Bruxelles, si è riunita l’Assemblea mondiale dei cittadini e degli eletti per l’acqua ed è stata approvata una lettera rivolta a tutti i capi di stato e di governo del mondo, a tutti i presidenti dei parlamenti nazionali e sovranazionali e ai membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, per richiedere un impegno sul tema….”

Continua l’ex pm: “In Commissione Ambiente della Camera, infine, è stata depositata una Legge di iniziativa popolare per una gestione pubblica dell’acqua che ha raccolto 400mila firme. Che fine ha fatto e perché continua a riposare dimenticata in Commissione, quando in Italia l’acqua scarseggia e in Sicilia è già oggetto di razionamento ma soprattutto di controllo mafioso?”

A riguardo l’Italia dei Valori ha presentato recentemente una mozione in Parlamento per chiedere al Governo di tutelare i diritti dei cittadini perché l’acqua sia rispettata come bene inalienabile e indisponibile, soprattutto da parte delle lobby e delle multinazionali, insomma del mercato.

L’acqua è stata indicata nel settembre 2007 dall’Onu come un diritto umano, estensione del diritto alla vita.

E qua in Italia ce la vogliono togliere. Vergogna!


sabato 10 ottobre 2009

Paul Connett a Taranto: Dio ricicla, il diavolo brucia



Un tramonto,una feluca riflessa sulle creste delle onde, e il cerchio del sole eclissato dall’arco di un gabbiano, che si va a posare vicino al marinaio Corto Maltese in meditazione,avvolto nelle spirali di fumo di una sigaretta. Questa visione del maestro H.Pratt dipinge la poesia di una creatura dei mari che oggi si è traferita in discarica,a seguito della manomissione al sistema natura,un bug figlio dell’indiscriminata società del consumo, ambasciatori volanti degli scarti del metabolismo antropico. Viene quasi da pensare a una sorta di luogo meta-anale,dove tutta la merda del nostro in-destino crasso si va a depositare dopo un ploff sordo nella tazza del cesso. Nessuno di noi si chiede dove vadano a finire e come si provveda a smaltirli.Nessuno riflette sul fatto che la natura non produce rifiuti,grazie a un sistema equilibrato dove tutto si trasforma e ogni cosa si ripresta a un nuovo ciclo organico o inorganico.Paul Connett, docente di chimica alla St Lawrence University di Canton-NY,invita a ripartire da qui, presentando il metodo scientifico dei ‘rifiuti zero’,obiettivo che si prefigge di arrivare alla quota zero rsu per S.Francisco nel 2020,città di 800.000 abitanti,oggi a quota 72% di raccolta differenziata.
Il sistema si basa sulla raccolta porta a porta,dove alla quota della differenziata si aggiunge la frazione residua,composta di umido destinato al compost e di materiale riutilizzabile.Niente entra in discarica prima di una selezione di ciò che può essere destinato a nuovo utilizzo, e le società che gestiscono le discariche, non possono appaltare anche la raccolta dei rifiuti,per abbattere il business della quantità che finisce in discarica.Per le famiglie vale il sistema ‘more you make more you pay’.
La ‘filiera del rifiuto’ crea lavoro: in rapporto di 15 a 1 rispetto a un inceneritore, e 2 posti di lavoro ogni 1000 abitanti per la raccolta porta a porta.Il beneficio è per l’ambiente,per la comunità, per la bolletta,sono estromesse le lobby che per i c.d. termovalorizzatori percepiscono finanziamenti colossali.Un esempio: Brescia 300mln di euro, 80 posti di lavoro,400mln dai fondi gse che gestiscono le quote cip6 che paghiamo sulla bolletta (7% della fattura).La domanda è dove sta il valore di questi falò spesati?Si dica che una bottiglia in plastica PET riciclata permette di risparmiare una quota energetica 26 volte superiore a quella prodotta bruciando, un pò come scaldarsi d’inverno con le cambiali.Si aggiunga l’ulteriore problema di smaltire le ceneri in specifici impianti di stoccaggio.
La responsabilità è una trinità di industria,politica e comunità e se si vuole invertire il trend che lo standard di vita va di pari passo con i consumi allora è possibile un cambiamento, perché meno rifiuti significa consumo consapevole e qualità di un modello sostenibile.
Make love not waste.
Giovanni Diele



Ecco la presentazione, gentilmente fornita dallo stesso prof. Connet , diffusa dal blog del Comitato per taranto.
Paul Connett a Taranto 29 Settembre 09

venerdì 9 ottobre 2009

BORSELLINO SAPEVA degli accordi tra mafia e stato. E NOI?



Prima di morire Borsellino aveva avuto contezza delle trattative in corso tra Stato e Mafia.
Molti l'hanno sospettato fin da subito, ma a dirlo - stavolta - non è qualche "esaltato" ma l'ex ministro Martelli durante l'intervista con Sandro Ruotolo, trasmessa ieri durante AnnoZero.
A gestire la trattativa il capitano De Donno e il capitano Mori per lo Stato e Ciancimino (il sindaco di Palermo ma soprattutto l'assessore ai lavori pubblici dalle mille concessioni ai mafiosi) come mediatore con i capi mafia (Riina e Provenzano)
Martelli: «Mi fu comuni­cato dal direttore degli Affari penali del ministero, Liliana Ferraro, che era venuta a tro­varla l’allora capitano Giusep­pe De Donno, che l’aveva in­formata che Vito Ciancimino aveva volontà di collabora­re». Si tratta di colloqui che lo stesso De Donno aveva già co­minciato con l’ex sindaco di Palermo. Sandro Ruotolo rife­risce poi che, secondo Martel­li, Borsellino sarebbe stato avvertito di­rettamente dalla Ferraro della volontà di Ciancimino di trat­tare.
Sono i mesi del papello, delle richieste e delle controrichieste. Il 19 luglio sempre del 1992, via d’Amelio, viene ucciso il magistrato Paolo Borsellino. Vito Ciancimino e Salvatore Riina, entrambi di Corleone, presto verranno arrestati.
Ciancimino jr. presente in studio afferma: “L’idea di un partito e il ruolo di papà - che ai domiciliari viene lasciato in pace - nella trattativa con lo Stato vengono affidati a qualcun altro, a Marcello Dell’Utri”.
Quello che è accaduto più di vent'anni fa ai due giudici che hanno combattuto la mafia si riflette inevitabilmente sulla storia politica di oggi. Scoprire la verità non è solo il minimo che dobbiamo a chi nelle stragi ha perso la vità, è quello di cui l'Italia ha bisogno per liberarsi dell'ipoteca del potere mafioso.

giovedì 8 ottobre 2009

PD (Parole Dette... e non)




La volontà di privatizzare i servizi idrici in generale e l'AQP in particolare non hanno colore partitico. E' straordinario l'impegno "privatizzatorio" a destra e a manca! A destra, privatizzerebbero domani. A manca... mancano, quando non privatizzerebbero oggi! (Maniglio docet)
Fortunatamente c'è ancora qualcuno che la pensa diversamente, non ha difficoltà a dirlo e speriamo a FARE. Per es. l'On. Scilipoti (IDV) con il suo impegno in favore della legge di iniziativa popolare "ACQUA PUBBLICA" che dorme ancora in commissione ambiente...


Tre settimane fa, circa, il Comitato “Acqua Bene Comune” (che raccoglie oltre 150 realtà pugliesi tra cui il nostro MeetUp) ha chiesto, con una lettera, ai candidati delle rispettive mozioni alla carica di Segretario regionale del PD, di ESPRIMERE LA LORO POSIZIONE rispetto all’acqua, alla gestione dei servizi idrici, nonché al futuro dell’Acquedotto Pugliese,

ESPLICITANDO

se siano o no a favore di una gestione del servizio idrico affidata esclusivamente ad enti di diritto pubblico (attraverso gli artt. 31 e 114 del DLgs 267/2000) con meccanismi di partecipazione cittadina, in quanto servizio pubblico locale privo di rilevanza economica

Qui di seguito si riporta l’elenco dei candidati che hanno risposto e di quelli che hanno ignorato la domanda. Chi sostiene il PD ha un’informazione in più per esprimere la sua preferenza alle primarie! Se in campagna elettore si ignorano le domande, figuriamoci dopo!

Qui di seguito si riportano le risposte integrali pervenute (in realtà, solo uno ha risposto):(clicca sulla tabella per ingrandire l'immagine)

Risposta di Enrico Fusco


data 29 settembre 2009 11.23
oggetto RISPOSTA VOSTRA richiesta del 25.09 C.A.

Gent.mi,
in merito alla vostra richiesta del 25.09 C.A. di esprimere la propria posizione rispetto all’acqua, alla gestione dei servizi idrici, nonché al futuro dell’Acquedotto Pugliese, condividiamo appieno che l’unica strada percorribile ci sembra essere quella di trasformare l’AQP in un ente di diritto pubblico. La nostra mozione regionale è contraria alla privatizzazione dell’acqua che è e
deve rimanere un bene comune. Durante il dibattito congressuale nella presentazione della nostra mozione, abbiamo sempre ribadito questo concetto, assumendo una posizione netta e precisa sia su quale debba essere il destino dell'AQP, sia in merito alla risorsa idrica che coincide con quanto da voi ribadito. Pertanto, aderiamo in toto a quanto esplicitato dal Comitato regionale “Acqua Bene Comune”. Comitato a cui aderiscono molti dei sostenitori della mozione Marino/Fusco come esponenti di associazioni che fanno parte del movimento “Acqua Bene Comune”

Cordialmente
Enrico Fusco
Candidato alla segreteria regionale del Partito Democratico

mercoledì 7 ottobre 2009

NUNTIO VOBIS GAUDIUM MAGNUM: IL LODO ALFANO è INCOSTITUZIONALE




La Corte Costituzionale si è espressa:
IL LODO ALFANO è INCOSTITUZIONALE PERCHE' VIOLA L'ARTICOLO 138 (CHE OBBLIGA A FAR RICORSO AD UNA LEGGE COSTITUZIONALE E NON ORDINARIA PER QUESTE MATERIE) E 3 (OVVERO IL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA) DELLA COSTITUZIONE.

CHISSA' PERCHE' I GIUDICI CI HANNO MESSO TANTO: PER NOI ERA EVIDENTE FIN DAL PRINCIPIO!

La decisione della Consulta sblocca i due processi a carico del premier (per corruzione in atti giudiziari dell'avvocato Mills, e per reati societari nella compravendita dei diritti tv Mediaset), congelati proprio a causa del lodo.

Nasce il Movimento di Liberazione Nazionale



Il nome è altisonante, ma il programma è di buon senso. Potrebbero copiarlo anche PD e persino il PDL.
Sarebbe auspicabile perché Grillo come politico è un'anomalia, ma se i politici sono comici (alla lunga anche poco divertenti) forse è il contrappasso necessario che i comici facciano i politici. Seri. E poi sono anni che Grillo non è solo un comico.
Il neonato Movimento di Liberazione Nazionale ha un ambizioso programma in sette punti: Energia, Salute,Trasporti, Economia, Informazione, Istruzione e Stato e cittadini i cui contenuti sono condivisi da giorni sul suo blog.

Ovviamente i problemi non mancano: il carisma di Grillo rischia di smorzare la democrazia dal basso che predica a gran voce e di creare dei "fans" anzicchè dei cittadini informati e partecipativi.
Basti a dimostrarlo la cronaca di ByoBlu della presentazione del movimento a Milano.

A fine comizio mi raggiungono i rappresentanti di un comitato di protesta, videocamera alla mano, e mi fanno vedere un documento firmato da decine di interi meetup, nonché da un elenco fitto di grillini in ordine sparso, provenienti da ogni parte d'Italia. Sono i firmatari di una lettera dove - ironia della sorte - viene chiesta più trasparenza nella gestione interna del movimento. Sostengono di non capire chi prenda realmente le decisioni, visto che si sono ritrovati la Carta di Firenze in mano senza che nessuno - pare - abbia espresso una qualche sorta di preferenza o votazione. Dicono di essersi accordati per la lettura della lettera, sul palco, ma che al momento buono Beppe abbia disatteso gli accordi.
Non sarebbe poi così strano, se conveniamo tutti che sia spiacevole rovinare una così bella festa. In fondo, basta ricevere i dimostranti con tutti gli onori, promettere loro un adeguato spazio in modo che non facciano baccano e poi lasciarli attendere fuori dalla porta. Quando si rendono conto che la festa è finita e la gente sta andando via, ormai è tardi. Anche la democrazia dal basso ha i suoi inconvenienti, ma non fa niente: the show must go on. E poi, comunque, i punti del programma sono in fondo condivisibili. Si solleva solo un eccezione sul metodo.
Grillo dice di non voler ricoprire cariche significative all'interno del neonato movimento, ma per ora è fuor di dubbio che il leader carismatico sia lui, lui e nessun altro. Un po' come Antonio Di Pietro per l'Italia Dei Valori e Silvio Berlusconi per il PdL. Tutti, alti e bassi, belli e brutti, con una discreta allergia alle domande. Berlusconi a quelle di Repubblica, Grillo a quelle della rete.
Comunque sia, è nato il Movimento di Liberazione Nazionale! Siete tutti invitati al battesimo, che si terrà in Emilia Romagna e in Piemonte nella prossima primavera. A celebrare: don Paolo Farinella, il prete dall'omelia più selvaggia del west.
Oggi hanno dovuto chiamare i buttafuori per farlo scendere dal palco. Per fortuna ho registrato tutto! Preparatevi perché nei prossimi giorni investiremo la blogosfera con un sisma di intensità senza pari, e questa volta non c'è bisogno di Giuliani per anticipare quale sarà l'epicentro.

martedì 6 ottobre 2009

Messina è vicina


Vi ricordate cosa accadde qualche anno fa (ottobre 2005) alla foresta Mercadante? Vi ricordate quanto accadde qualche tempo fa al quartiere San Giuliano? Sapete che recentemente il Pulo di Altamura si riempie di acqua nel fondo? Sapete cosa accade quando piove tra le lame spietrate della murgia e l'acqua che prima andava giù ora fa fatica a permeare la terra? Ed infine, sapete cosa accade a chi perde il contatto con la Terra (falchi grillai ed insetti compresi) e con l'ACQUA?

Nella città regina degli abusi edilizi (record Italiano), della cementificazione selvaggia (che paradosso!) e del capannonismo spinto, queste domande dovremmo cominciare a porcele ora. Sperando di arrivare asciutti e liberi dal fango alle prossime elezioni comunali.

Messina è vicina, quasi quasi Gravina.


faccia_da_culo

Facce con la riga in mezzo (da lerane.blogspot.com)

Prima pagina del Secolo d’Italia: “Messina. Il Governatore Lombardo ritirerà il Piano Casa: Deve essere riconsiderato e riscritto. Accuse ai clientelismi criminali che hanno saccheggiato il territorio urbano”. Indovinate un po’ chi ha scritto il Piano Casa Siciliano? Lombardo.

lunedì 5 ottobre 2009

Napolitano ad Altamura: tanto rumore per nulla?



Ci sembrava una attività innocua e molto poco polemica esporre durante la visita del Presidente Napolitano uno striscione con un educato invito a non firmare una legge che riteniamo profondamente ingiusta e dannosa.
Non pensavamo che saremmo stati prima vittime di un ingiustificabile intervento delle forze dell'ordine e poi oggetto di tanta attenzione mediatica.
Il video che testimonia l'accaduto (grazie QuiAltamuraLibera!) ha fatto in pochissimo tempo il giro della rete: Grillo l'ha pubblicato nel post del 3 ottobre, Piero Ricca ha dedicato spazio sul suo seguitissimo blog anche alla cronaca dei fatti, Notizie-on line ha linkato il nostro blog e facebook e il passaparola hanno fatto il resto.
Il video è stato visto da quasi 33'000 (trentatremila!) persone e il blog ha segnato un nuovo record di visitatori (stavolta miss altamura 2009 non c'entra!).
Molti sono stati i messaggi di solidarietà e non possiamo che esserne felici.
Ma non ci basta.
Non ci interessa far rumore per un giorno: vogliamo far nascere nella nostra città il disgusto per quanto di marcio c'è in Italia e ad Altamura, vorremmo che se accadesse ancora un episodio del genere la gente non restasse a guardare ma reagisse per difendere non il "meetup" ma la libertà di manifestare il proprio dissenso. Non abbiamo molto tempo.
Mentre una parte dell’Italia si mobilitava per manifestare per la libertà di informazione, c’era chi pensava di risolvere il problema alla radice modificando l'art. 21 della Costituzione!
L'incredibile proposta viene da un geniale Senatore del PDL, Andrea Pastore, che - assieme ad altri 40 colleghi di partito e al senatore Franco Marini (PD!!!!) - ha presentato un Disegno di legge.
Il DDL recita così: «Modifica dell'articolo 21 della Costituzione con previsione del divieto di pubblicazioni lesive della dignità della persona e del diritto alla riservatezza».

Byoblu, che ha dato risalto alla notizia sul suo blog, fa una brillante sintesi delle conseguenze di questa ennesima PORCATA:
In sintesi: oggi se scrivi qualcosa che lede la dignità di qualcuno, questo paga un avvocato e ti querela. Domani non ne avrà più bisogno, dato che potrebbe diventare direttamente anticostituzionale scriverne.

venerdì 2 ottobre 2009

Napolitano ad Altamura. L'art. 21 si snatura



Siete annoiati del solito tram tram quotidiano? Siete in cerca di emozioni forti?
Volete provare l’ebbrezza di essere trattati come delinquenti dalle forze di polizia?
NIENTE DI PIU’ SEMPLICE: basta recarsi in un posto dov’è in visita di una delle più alte cariche dello stato e provare ad esporre un cartello o uno striscione. Occhio, però, lo striscione dev’essere assolutamente inoffensivo (magari una semplice domanda). Altrimenti non c’è gusto!

Ieri ad Altamura questa “bella” esperienza l’abbiamo fatta noi del MeetUp “ilGrillaio”. Abbiamo sperimentato incredibili atti di intimidazione, provocazione e censura, nonchè la violazione dell’art. 21 della Costituzione da parte di agenti di polizia in borghese tra i quali il vice-questore di Bari (così ha detto!).

Bilancio: siamo riusciti ad esporre lo striscione per 3 lunghi minuti di imbarazzo generale,dopo...
leggete quanto successo in questa breve cronaca dei fatti già pubblicata sul blog di Piero Ricca..

h 17:00 arrivo in piazza duomo, dove ci sistemiamo nelle zone dedicate alla cittadinanza, iniziano ad accorrere curiosi e prime scolaresche.
h 17:15 ci sistemiamo sotto le colonne del palazzo Melodia, evitando le zone più affollate, scegliendo così una zona ai margini della folla, ma con buona visibilità dal percorso del presidente, atteso per le 18:30
h 17:20 si notano le scolaresche esibire diversi cartelloni su stecche,operai della natuzzi con il loro manifesto esposto sulle transenne a ridosso del percorso presidenziale, due manifesti di Rifondazione Comunista per il ritiro delle truppe dall'afghanistan, e due del pd che danno il benvenuto al presidente.
h 17:40 dopo un'attesa di più di mezz'ora decidiamo che ora di mettere su lo striscione e distribuire i primi volantini.
h 17:45 un puomo in giacca e cravatta si avvicina con un distintivo identificandosi come vice-questore di bari, e una donna con distintivo non identificatasi.
Insieme a loro un altro poliziotto in borghese.
Ci tolgono immediatamente, prendendoselo a appallottolandolo, lo striscione e il megafono che fino ad allora non era stato usato.
Presi anche tutti i volantini.

Inoltre un ragazzo con noi riprende la scena,e il vicequestore accortosi cerca di toglierla, ma noi insistiamo sul fatto che lui è estraneo ed è lì liberamente a riprendere.
La telecamera è salva.

h 17:50 i poliziotti provano la strada della provocazione e delle intimidazioni, ma noi non assecondiamo le loro intenzioni di alzare i toni,e pretendiamo di voler esercitare il diritto all'opinione nel pieno esercizio della democrazia, considerando che lo striscione non è offensivo, non lede la dignità di alcun presente o assente, e soprattutto pur essendo politico, non è politicizzato, non c'è dietro nessun partito.

h 17:55 Ci chiedono i documenti ma non registrano le generalità, ci piantonano per tenerci sott'occhio con tre uomini molto larghi di spalle, e minacciosi anche con quanti ci avevano espresso solidarietà.Il vicequestore e la donna si allontanano con volantini,striscione e megafono parlando di restituzione a fine visita del presidente.
Nessun verbale di sequestro.

h 18.30 i tre energumeni continuano ad intrattenerci o con la simpatia, o con l'arroganza.

h 19:00 il presidente arriva passa e dopo mezz'ora circa se ne va seguito da un corteo di macchine blu, compreso il vice-questore,con la refurtiva sottrattaci.

E' doveroso precisare che non eravamo provvisti di alcuna autorizzazione, ma non è stato applicato lo stesso criterio con altri striscioni o manifesti.
Il se dicente vice-questore ha precisato che se il nostro striscione fosse stato di altro tipo, politicamente innocuo, non sarebbe intervenuto, e capite bene che se la polizia interviene con questi criteri non sono in discussione le autorizzazioni ma i contenuti.

E' stato anche sottolineato che il paese non poteva permettersi per colpa nostra di fare una cattiva figura per la visita eccezionale di G.Napolitano, e che noi 'avremmo rovinato il clima'.

Questo episodio oltre ad averci regalato un' incazzatura bestiale, ci ha fatto capire che gli spazi leciti per l'espressione democratica, non sono più praticabili, e che l'unico modo per non indispettire il potere e il suo braccio armato è quello di dire sempre e solennamente sì.

Ma noi non ci stiamo, e noi siamo l'effetto collaterale, la reazione allergica e insieme il vaccino
di un regime che non durerà a lungo.

giovedì 1 ottobre 2009

ALTAMURA si fa bella per il PRESIDENTE NAPOLITANO



"SINDACO: Vi ho riuniti, signori, per comunicarvi una notizia estremamente spiacevole. Sta per arrivare un ispettore.
FEDOROVIC: Come un ispettore?
FILIPPOVIC: Che ispettore?
SINDACO: Un ispettore di Pietroburgo
FEDOROVIC: Senti un po'!
FILIPPOVIC: Come se non avessimo abbastanza grattacapi!
LUKIC: Dio mio!
SINDACO: Eppure io me lo sentivo. Per tutta la notte ho continuato a sognare due orribili topi, neri erano e di una grandezza spropositata!
FEDOROVIC: Una situazione davvero straordinaria, non può essere frutto del caso.
LUKIC: Ma perchè? Per quale motivo?
SINDACO: Perchè! E' il destino, ecco perchè! (sospira) Finora ringraziando Dio avevano preso di mira altre città. Adesso è venuto il turno della nostra.
Signori, state bene attenti! Per quanto mi riguarda ho preso le mie contromisure e vi consiglio di fare la stessa cosa. Che i berretti siano puliti, per esempio, e che i malati non assomiglino a dei fabbri, visto come vanno in giro di solito.
Per le strade, poi, c'è un caos, una sporcizia. E fate abbattere immediatamente quella vecchia palizzata vicino al calzolaio, ed erigere un palo con della paglia che faccia pensare a un cantiere. Quanto più si demolisce, tanto più intensa apparirà l'attivita dell'amministrazione.
E voi, Fedorovic, vi consiglierei di controllare un po' meglio lo stato degli uffici pubblici. Nell'anticamera dove di solito i cittadini fanno la fila, i custodi tengono le oche con i paperotti che immancabilmente vanno a intrufolarsi tra le gambe della gente. Già da tempo avevo intenzione di dirvelo, ma me lo sono sempre dimenticato.
Per quanto riguarda voi, Filippovic, [...]"

Tratto e liberamente adattato da "L'ispettore generale" di Gogol' (ed. Garzanti)


Il primo ottobre di quest'anno è prevista una visita ad Altamura del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Citazione da Notizie-online:

Per l'occasione la facciata del Municipio ha un nuovo look. Rosso pompeiano e’ il colore conferito. I lavori di restyling urgente, avviati venerdì 18 settembre, subito dopo l’ufficialità della notizia dell’arrivo del capo dello Stato, e che hanno riguardato anche l’androne dell’ingresso principale con le scale, il corridoio che conduce alla nuova sala consiliare e l’ascensore, si sono conclusi all’inizio di questa settimana. Smontate le impalcature interne ed esterne, ieri sono state effettuate le ultime pulizie.

La facciata, in alcune parti ammalorata, è stata pulita con l’idropulitrice e tinteggiata di un rosso che il dirigente del settore Lavori Pubblici Sabino Tattoli definisce “istituzionale”, cioè simile a quello di altri palazzi governativi, ad esempio la Prefettura di Bari. “Da tempo - aggiunge - si pensava a un intervento ma la decisione era sempre stata rimandata. Abbiamo colto l’occasione della visita del presidente Napolitano per fare un affidamento diretto e urgente”
[...]
A operare sono state tre ditte. Le imprese, pur di bruciare i tempi, hanno effettuato straordinari e doppi turni e hanno lavorato anche di domenica. Non si ricordano in tempi recenti altri interventi sulla facciata del Municipio. Del resto anche le altre tre avrebbero bisogno di un restyling, come il cortile interno che versa in condizioni di degrado. Si e’ provveduto anche a rinforzare i balconi e le mensole in pietra in condizioni davvero precarie. Per consentire l’esecuzione dei lavori è stata sospesa fino al 3 ottobre la mostra di pittura “Laudati a Palazzo”. Intanto da lunedì il mercato di piazza Castello si è spostato nella vicina piazza Santa Teresa.




PRESIDENTE NAPOLITANO NON FIRMARE LA LEGGE SULLO SCUDO FISCALE!